Parte l’edizione 2020 del Progetto Rete!

È il sesto anno di vita per il programma di inclusione Figc, che grazie al supporto del Ministero dell'Interno, di Eni e Puma, coinvolgerà circa 500 ragazzi tra rifugiati e richiedenti asilo.
di Redazione Undici
10 Settembre 2020

Sei mesi dopo lo stop imposto dalla pandemia, sono ricominciate le attività del Settore Giovanile e Scolastico della Figc. E così riparte anche il Progetto Rete!, nato nel 2015 per promuovere il calcio come strumento educativo, formativo e di integrazione sociale. I protagonisti sono i ragazzi richiedenti asilo e rifugiati accolti nei centri di accoglienza Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) di tutto il territorio nazionale. La Federcalcio ha annunciato ufficialmente le date della nuova edizione: si parte giovedì 10 settembre 2020 con la prima tappa regionale del torneo, organizzato grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno, con l’Anci e con la partnership ufficiale di Eni e Puma.

Saranno coinvolti circa 500 minori stranieri inseriti nel sistema di accoglienza nazionale in una manifestazione che si articolerà, come stabilito a inizio anno, in tre fasi – territoriale, interregionale e nazionale – e a cui parteciperanno circa 50 formazioni diverse. L’obiettivo principale di questa iniziativa, giunta alla sesta edizione, è quello di «favorire l’inclusione sociale e l’integrazione tramite il calcio e lo sport, promuovendo comportamenti eticamente corretti attraverso l’educazione ai valori», come ha spiegato la Figc. Dalla prima edizione, i numeri sono stati in crescita costante: nel 2015 erano 237 i giocatori coinvolti, un anno fa erano 560, per un totale di oltre 3mila ragazzi che si sono sfidati nelle tre fasi di un torneo di calcio a sette che coinvolge i centri di tutte le regioni italiane.

Il successo del Progetto Rete! va oltre le cifre: secondo uno studio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il 91% dei ragazzi coinvolti ha raccontato che questa esperienza è stata utile per abbattere le barriere socio-culturali; il 76% degli intervistati, invece, ha riscontrato un miglioramento della propria condizione di benessere personale. L’idea alla base dell’iniziativa è proprio questa: creare un nuovo modello di integrazione, regalare nuove prospettive a questi ragazzi; in un momento delicato come questo, nel quale il dibattito sul razzismo è sempre più centrale nella nostra società, questo progetto assume quindi un valore ancora più profondo nell’accelerare i processi di inclusione sociale, culturale, lavorativa.

La competizione sarà itinerante in tutta Italia, e le prime quattro squadre che scenderanno in campo arrivano dal Molise. Dopo questo primo appuntamento, la fase iniziale si terrà in varie località: la seconda regione che vedrà in campo i ragazzi di Rete! sarà la Puglia, più precisamente si giocherà a Ceglie Messapica (BR), poi dopo ci si sposterà a Cremona e Bologna. La seconda tappa, quella interregionale, in calendario tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, si svilupperà poi tra Ruvo di Puglia, Milano e Cosenza; proprio in questi incontri si decideranno le formazioni che arriveranno alla terza e ultima fase, la Final Four nazionale, che si terrà a Roma il giorno 11 ottobre.

In occasione della fase finale del 2019, giocata a Corticella, in provincia di Bologna, il presidente federale Gabriele Gravina spiegò che il Progetto Rete! «abbatte le barriere, tutte: quelle politiche e quelle tra i popoli. Il calcio che si apre, il calcio che accoglie, questo è uno degli aspetti più belli che vogliamo valorizzare, comunicare a tutti coloro che vogliono vivere questa splendida dimensione del nostro mondo».

>

Leggi anche

Calcio
Il Sunderland ha già speso 135 milioni sul mercato e non vuole fermarsi
Dopo anni difficili, quelli raccontati nella serie Sunderland Till I die, i Black Cats vogliono affrontare il ritorno in Premier in grande stile.
di Redazione Undici
Calcio
Il Burnley è il primo club a stipulare una partnership con X/Twitter, e non tutti ne sono entusiasti
La squadra inglese, appena ritornata in Premier League, creerà contenuti in partnership con la piattaforma di Elon Musk.
di Redazione Undici
Calcio
L’Arabia Saudita ha avviato una nuova fase del suo progetto calcistico, e ora vuole vendere le sue squadre agli stranieri
Continua la privatizzazione della Saudi Pro League, e adesso si guarda anche all'estero: un modo per provare a competere davvero con le grandi leghe europee.
di Redazione Undici
Calcio
Snoop Dogg è diventato comproprietario dello Swansea City
Il rapper americano, che pochi giorni fa aveva posato con la maglia degli Swans, ha investito in una quota di minoranza del club gallese.
di Redazione Undici