Tariq Lamptey sta esplodendo davanti ai nostri occhi

Il terzino del Brighton è il talento più lucente in queste prime gare di Premier League.

Il Brighton ha iniziato benissimo la Premier League: la sconfitta casalinga (1-3) all’esordio col Chelsea è stato molto meno netta di quanto non dicano il risultato e la differenza di valore tra le due rose (917 milioni contro 197); alla seconda giornata, i Seagulls sono andati a vincere per 3-0 a St.James’ Park contro il Newcastle United, al settimo minuto erano già avanti di due gol grazie alla doppietta siglata da Neal Maupay, poi nel finale è arrivata la terza rete, a firma di Aaron Connolly. Nella gara contro i Magpies, ma anche in quella contro il Chelsea – così come in gran parte di quelle post-lockdown – la nota più lieta del Brighton non riguarda il risultato o la prestazione di squadra, piuttosto l’incredibile rendimento individuale tenuto da Tariq Lamptey, 19enne laterale destro cresciuto proprio nel Chelsea, acquistato a titolo definitivo dal Brighton nel gennaio 2020.

Lasciare andare via Lamptey è stata una mossa contraddittoria rispetto ai programmi annunciati del Chelsea alla vigilia della scorsa stagione, per i quali Lampard avrebbe dovuto cercare di sviluppare e valorizzare i talenti provenienti dall’Academy – un progetto che poi si è arenato ancor di più quando Abramovich ha deciso di tornare a investire cifre importanti sul mercato in entrata. Al netto dell’incoerenza strategica, il Chelsea potrebbe ritrovarsi a rimpiangere questa decisione poco lungimirante: secondo il Telegraph, infatti, Lamptey «incarna l’ascesa e l’essenza del terzino moderno, prosegue la grande tradizione moderna dei terzini inglesi, accanto a Trent Alexander-Arnold, Reece James e Aaron Wan-Bissaka», perché è un calciatore «velocissimo e creativo in attacco, molto tenace e reattivo in fase difensiva».

La completezza formale e sostanziale è la caratteristica più evidente del gioco di Lamptey: nelle prime due gare di Premier League, l’esterno del Brighton ha messo insieme 12 eventi difensivi totali (tra tackle riusciti, palloni intercettati e spazzati) ed è stato molto coinvolto nella fase offensiva, infatti ha servito l’assist decisivo per la rete di Trossard contro il Chelsea e si è andato a prendere il rigore con cui Maupay ha aperto le marcature in casa del Newcastle.

Una partita dominata da Lamptey

Come si vede nel video sopra, l’azione del rigore conquistato a St.James’ Park mostra chiaramente che siamo di fronte a un giocatore di livello (già) altissimo, per il mix di qualità tecnica, velocità e doti fisiche. Se proseguite con gli highlights, vedrete ancora Lamptey che ispira l’azione del raddoppio, poi altre due, tre occasioni da gol del Brighton in cui il laterale destro è protagonista principale; è sempre nel vivo dell’azione offensiva, ma il suo contributo va oltre la presenza fisica, perché offre soluzioni tecniche e tattiche di prim’ordine, si muove in maniera imprevedibile, sa ricevere e trattare e restituire il pallone con grande sensibilità. Il tecnico Potter sembra aver costruito il gioco del Brighton intorno a lui: lo schiera nel ruolo di quarto o quinto di centrocampo, praticamente lo sfrutta come esterno a tutta fascia; in questo modo, Lamptey viene aiutato dal centrale di destra di una difesa a tre per le letture in fase passiva – che, comprensibilmente, sono il suo unico limite, dovuto anche all’età freschissima e alla conseguente inesperienza.

Potter ha elogiato pubblicamente Lamptey, e nel farlo non ha risparmiato parole impegnative: «Ha un grande ritmo di gioco, è sempre minaccioso in fase offensiva ma porta a termine anche i compiti nella sua metà campo: parliamo di un giocatore davvero fantastico». Secondo il compagno Muapay, «Tariq non ha limiti, in campo è praticamente ovunque». Le grandi prestazioni a cui stiamo assistendo, in realtà, sono solo la naturale conseguenza di un talento enorme, e che era già noto dentro e fuori il Brighton: nonostante abbia giocato solo otto partite in Premier League con i Seagulls prima dell’inizio di questa stagione, due laterali come Schelotto e Montoya hanno deciso di lasciare l’Inghilterra, infatti entrambi sapevano che il posto da titolare sarebbe stato di Lamptey. Già ai tempi delle giovanili del Chelsea si parlava di lui come di un campione in sboccio, nel 2019 era arrivato al secondo posto in Youth League con l’Under 20 dei Blues, e poi nei mesi successivi era stato aggregato alla prima squadra da Frank Lampard. Anche i tecnici federali si sono accorti delle sue qualità: dal 2018 a oggi ha vestito la maglia di tutte le selezioni giovanili inglesi, dall’Under 18 fino all’esordio con l’Under 21, arrivato due settimane fa, nella gara di qualificazione agli Europei contro l’Austria.

Marcos Alonso non vorrà giocare mai più contro il Brighton, dopo questa prestazione

In virtù di quanto sta facendo Lamptey in campo, del clamore enorme intorno alle sue prestazioni, si può definire giusta la sua scelta di passare al Brighton. Eppure è stato lo stesso Lamptey a confessare che in realtà «non è stato facile abbandonare il Chelsea, il club che in cui sono cresciuto da quando avevo sette anni e che mi ha permesso di diventare ciò che sono. Però ho deciso di voler giocare di più, e il Brighton mi ha dato una grande opportunità in questo senso: quando ho ricevuto l’offerta tutto mi è parso estremamente attraente, le strutture, i tifosi, i compagni di squadra, e poi Potter è un manager esperto nello sviluppo dei giovani. Io volevo crescere stando in campo, affrontando gli avversari più forti, e una squadra come il Brighton mi ha dato e mi darà la possibilità di farlo. È così che diventerò il giocatore che penso di poter essere».

Ora, però, Brighton e il Brighton sembrano già stare stretti a un giocatore con la sua qualità, con i suoi margini di miglioramento. Considerando che l’investimento totale fatto dai Seagulls per acquistarlo è stato di 1,6 milioni di sterline – una cifra che può arrivare a tre milioni contando i bonus – la cessione che già si staglia all’orizzonte potrebbe essere uno dei più grandi affari nella storia del calciomercato contemporaneo. Con grande disappunto del Chelsea, che in realtà sta lanciando un altro terzino destro molto giovane e molto forte – si tratta di Reece James, tra l’altro autore di un gol splendido proprio contro il Brighton – ma che tra qualche tempo, non tantissimo a dire il vero, potrebbe dover rimpiangere di aver gettato via uno dei talenti più puri del calcio inglese.