Ansu Fati ha dominato la prima partita del Barcellona di Koeman

Ha segnato una doppietta e conquistato un rigore nel 4-0 dei blaugrana contro il Villarreal.

C’era molta attesa per l’esordio stagionale del Barcellona, contro il Villarreal. La gara del Camp Nou era anche la prima partita di Ronald Koeman sulla panchina blaugrana, e la prima partita ufficiale di Leo Messi dopo aver presentato – e poi ritirato – la richiesta di essere ceduto. C’erano tantissimi motivi di interesse, dunque, ma alla fine il protagonista numero uno è stato il 17enne Ansu Fati, che sembra davvero essere innamorato dell’autunno, o comunque delle prime gare della stagione: esattamente un anno fa, infatti, il giovane attaccante nato in Guinea aveva esordito in prima squadra e subito dopo aveva battuto ogni primato di precocità – infatti Fati risulta essere il più giovane marcatore del club blaugrana in partite ufficiali, il più giovane giocatore in grado di segnare e fornire un assist nella stessa partita della Liga, il più giovane marcatore nella soria della Champions League. Sempre in questo periodo, però nel 2020, Fati ha esordito con la Nazionale maggiore spagnola (il 3 settembre contro la Germania) e poi ha anche realizzato il suo primo gol con la Roja (nel match successivo contro l’Ucraina): quasi inutile aggiungere che, grazie a questi due eventi, è diventato il più giovane debuttante e il più giovane autore di una marcatura nella storia della Nazionale iberica.

Il momento magico di Fati, come detto, è proseguito anche in Liga: il Barcellona di Koeman ha battuto facilmente il Villarreal (4-0), e due delle reti della squadra catalana sono state segnate da Fati, in soli 19′ di gioco. Il primo gol è arrivato con un piattone destro dall’interno dell’area di rigore dopo cross dal fondo di Jordi Alba; il secondo è frutto di una grande intuizione di Coutinho, che dopo aver tagliato tutto il campo con una progressione palla al piede ha servito il 17enne attaccante spostato verso sinistra, poi da lì è stato facile battere Asenjo con un altro tiro di piatto destro. La grande prestazione di Fati si è arricchita, poco dopo la mezz’ora, con un rigore guadagnato: al termine deell’ennesima azione personale sulla sinistra, l’esterno del Barcellona è stato placcato in maniera irregolare da Mario Gaspar. Il rigore, battuto da Messi, è stato solo toccato da Asenjo, ma poi è finito in rete.

Come avrete intuito, Fati è stato utilizzato da esterno sinistro offensivo nel 4-2-3-1. Per la sua prima gara da allenatore del Barça, Koeman ha schierato una squadra molto offensiva, con Messi, Coutinho e Griezmann insieme a Fati, l’unico a cui è stato assegnato un ruolo più definito, più specifico. La risposta del 17enne nativo di Bissau (capitale della Guinea-Bissau, da cui la famiglia Fati è emigrata in Spagna quando Ansu aveva sei anni) è stata ottima, al di là dei due gol e del rigore procurato: le sue accelerazioni sono state un pericolo costante, anche perché il Barcellona lo ha utilizzato la corsia mancina come “sfogo” dopo la prima costruzione, così che Fati potesse spesso affrontare il suo avversario diretto in ampie porzioni di campo, la condizione perfetta per esaltare la sua velocità incontenibile, la sua grande abilità nel dribbling.

Gli highlights della gara tra Barcellona e Villarreal

Al termine della partita, Koeman ha speso parole impegnative per il suo giovane talento: «L’avevo criticato dopo la prova contro l’Elche, nell’ultima amichevole della preseason, ma oggi devo ricredermi: ha offerto una grande prestazione, e noi come squadra abbiamo sfruttato al massimo le sue qualità. È ancora molto giovane, deve cercare di giocare sempre come ha fatto questa sera, ma è evidente che parliamo di un grande talento, di un giocatore con un grande futuro davanti a sé».

Fati ha le stigmate del predestinato, e il fatto che la sua esplosione stia avvenendo in un periodo così delicato e contraddittorio nella storia del Barça, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra il club catalano e Leo Messi, appare molto significativo. Nel suo editoriale su As, il giornalista spagnolo Alfredo Relaño ha applaudito la prestazione di Fati sottolineando proprio questo aspetto: «Per l’ennesima volta, ha confermato di essere un calciatore destinato a lasciare un segno nella storia di questo sport. In pochi minuti ha segnato due gol e si è procurato un rigore, che ha permesso a Messi di lasciare da parte per un attimo la sua assenza, la sua andatura stanca e trascinata. Ci sarà tempo per capire se Koeman ha davvero intenzione di schierare Fati da titolare in tutte le partite, ma per ora questa scelta ha avuto successo, se non altro perché ha sostituito la tristezza dell’ambiente blaugrana con una nuova speranza per il futuro».