Marx Lenin è andato al Togliatti

Il club della città di Togliatti ha ingaggiato un giovane brasiliano del nome rivoluzionario.

Si chiama Marx Lenin dos Santos Gonçalves, è nato nel 2000 ed è un centrocampista offensivo brasiliano. Giocava nelle giovanili del Flamengo, ma è stato acquistato da un club della seconda divisione russa, probabilmente attirato dal suo nome e non soltanto dalle sue caratteristiche tecniche: l’Akron Togliatti.

Fondato nel 2018 a Togliatti, nel giro di due anni il club è riuscito a farsi promuovere fino alla Football National League. Togliatti, a volte chiamate erroneamente Togliattigrad, è una città della Russia sud-occidentale, fondata nel 1737 con il nome di Stavropol’-na-Volge, e rinominata in onore del segretario del Partito Comunista Italiano nel 1964, a una settimana dalla sua morte. Nel 1996 si svolse un referendum nel comune, che conta circa 720mila abitanti, per il ripristino del vecchio nome Settecentesco. L’82 per cento della città scelse di conservare il nome Togliatti.

La scelta del secondo nome – Lenin – del giovane fantasista brasiliano fu, a quanto sembra, presa dalla madre, da sempre estimatrice del rivoluzionario russo, mentre Marx pare essere “semplicemente” un diminutivo di Marques. Il Togliatti lo ha presentato sui propri social con toni tra l’epico e lo scherzoso, definendo ovviamente il suo acquisto come «rivoluzionario».

È una scelta di mercato particolarmente azzeccata anche perché arrivata in concomitanza con l’uscita del libro Togliatti. La fabbrica della Fiat, un viaggio tra Torino e, appunto, Togliatti, per raccontare la storia della sezione sovietica della Fabbrica italiana automobili Torino, grande il doppio della Mirafiori, scritto da Claudio Giunta con le fotografie di Giovanna Silva per Humboldt Edizioni.