La sconfitta del Barça e il mancato impatto di Leo Messi nel Clásico sono una conferma: l’avvio di stagione del fuoriclasse argentino è stato ed è molto deludente. Finora, il numero 10 del Barça ha giocato sei partite (cinque in Liga, una in Champions) ed è andato a segno solamente due volte, in occasione delle partite casalinghe contro il Villarreal (4-0 per il Barça) e contro il Ferencvaros (5-1). Tra l’altro, entrambe le realizzazioni sono arrivate su calcio di rigore. Per Messi, questo è il peggior rendimento realizzativo in avvio di stagione, almeno da quando è titolare inamovibile del Barça: finora aveva sempre segnato almeno tre gol nelle prime sei partite dell’anno, uno score tenuto nel 2007, 2008, 2009 e 2014; nel 2019 non ha partecipato alle prime gare della stagione a causa di un infortunio.
Il digiuno di Messi è già un record al contrario: sono quattro le partite consecutive giocate in Liga senza dare un contributo fattivo alla realizzazione di un gol – zero gol e zero assist. Un andamento così negativo non si verificava da gennaio 2014. In più, va registrato anche il pessimo rendimento nel Clásico: l’ultima rete messa a segno nella sfida più importante del calcio spagnolo risale alla 36esima giornata della Liga 2017/18, quando il Barça pareggiò per 2-2 al Camp Nou contro il Real Madrid; da allora Messi ha affrontato per sei volte le merengues, per un totale di 515 minuti di gioco in tutte le competizioni, ma non è mai riuscito a trovare la via della rete; secondo le rilevazioni del Mundo Deportivo i suoi ultimi 19 tiri scagliati contro la porta del Real non hanno centrato il bersaglio.
Messi ha disputato tutte le gare stagionali del Barça, e non è mai stato sostituito. Eppure il suo rendimento è negativo, come si evince da questi numeri. Insomma, il nuovo progetto di Koeman è costruito intorno a lui, ma è evidente che Messi non sia ancora riuscito a ritrovare i suoi standard abituali dopo un’estate difficile, caratterizzata dalla richiesta di cessione poi ritirata, dal deterioramento definitivo dei rapporti con Bartomeu e tutta la dirigenza catalana. La gara in Champions contro la Juventus potrebbe essere l’occasione buona per invertire il trend, anche se l’Allianz Stadium e l’Italia in generale non sono proprio i luoghi preferiti da Messi: a Torino ha giocato due partite senza riuscire a trovare il gol, mentre all’Olimpico, al San Paolo e a San Siro – gli stadi italiani in cui ha giocato almeno una volta – ha messo a segno tre gol in nove gare. Un numero normale, quindi non proprio in linea con la sua incredibile media in Champions League: 116 marcature in 144 presenze ufficiali dal 2004 a oggi.