Dopo quattro partite, Frank de Boer è il peggior allenatore nella storia dell’Olanda

Non è ancora riuscito a vincerne una, e non era mai capitato a nessuno.

Frank de Boer siede sulla panchina della nazionale olandese dal 24 settembre, quindi il suo è un progetto tecnico piuttosto giovane. Va detto, però, che l’inizio della nuova avventura dell’ex tecnico di Ajax, Inter e Crystal Palace non è partita col piede giusto. Anzi, De Boer è il protagonista del peggior avvio di un allenatore nella storia della Nazionale arancione: non era mai successo, infatti che un commissario tecnico non fosse riuscito a vincere nemmeno una delle prime quattro partite disputate dopo la sua nomina. All’esordio da ct, l’Olanda di De Boer ha perso 0-1 in un’amichevole contro il Messico, giocando piuttosto male; poi ha rimediato tre pareggi consecutivi, contro Bosnia (0-0), Italia (1-1) e Spagna (1-1).

Come detto, ci sono delle attenuanti: la Nazionale Oranje è una squadra dall’età verde e ancora in costruzione. In questo contesto, il cambio di allenatore di certo non ha aiutato: dopo anni difficili (l’Olanda non partecipa a un grande torneo internazionale dal Mondiale 2014), il buon percorso intrapreso sotto la guida di Ronald Koeman – che aveva centrato la qualificazione agli Europei e aveva portato i Paesi Bassi alla fase finale della Nations League 2019 – è stato interrotto dallo stesso ex ct, che ha preferito lasciare l’incarico di selezionatore per accettare la panchina del Barcellona. De Boer è stato quindi una soluzione d’emergenza: dopo due gare con Dwight Lodeweges – ex vice di Koeman – nel ruolo di ct a interim, è arrivata la firma su un contratto biennale, fino ai Mondiali 2022 in Qatar.

La carriera di De Boer da giocatore è stata eccezionale: ha accumulato 432 partite giocate con l’Ajax e 179 con il Barcellona, con 15 trofei conquistati; è diventato uno dei difensori olandesi più forti e influenti della sua generazione, infatti con 112 partite giocate risulta essere il terzo giocatore più presente nella classifica all-time della Nazionale Oranje – con la quale ha giocato anche tre Europei (1992, 2000, 2004) e due Mondiali (1994,1998). Il percorso da allenatore è stato decisamente più altalenante: dopo un buon inizio all’Ajax – che ha guidato alla vittoria di quattro Eredivisie consecutive tra il 2011 e il 2014 – le esperienze con Inter e Crystal Palace sono state molto deludenti: non è riuscito ad andare oltre undici gare in nerazzurro e cinque con il club londinese, poi in entrambi i casi è arrivato l’esonero. L’avventura in America è andata leggermente meglio: il 23 dicembre 2018 diventa il nuovo allenatore dell’Atlanta United, club campione della Mls, al posto di Gerardo Martino; nei mesi successivi vince la prima edizione della Campeones Cup, battendo per 3-2 il Club América in finale, e la U.S. Open Cup, la coppa nazionale statunitense, superando il Minnesota United per 2-1. Il suo contratto è stato sciolto in maniera consensuale il 24 luglio 2020, dopo una serie di risultati negativi.