Zouma e Djimsiti sono i migliori difensori d’Europa nei duelli aerei

Ma anche Maguire e Varane non se la cavano male.
di Redazione Undici
16 Novembre 2020

Negli ultimi anni, il calcio ha vissuto enormi cambiamenti tattici, che hanno modificato le richieste – fisiche e tecniche – per i giocatori di tutte le posizioni in campo. Nonostante queste trasformazioni, ci sono alcune qualità che non passano mai di moda: sono quelle basilari, per esempio la sensibilità nel controllo di palla e nel passaggio, il coraggio e la reattività dei portieri all’interno dei pali, la capacità di tirare con efficacia per gli attaccanti, il gioco di testa per i difensori centrali. Proprio questo aspetto è stato al centro dell’ultima rilevazione dell’osservatorio Cies, che ha individuato i calciatori capaci di vincere il maggior numero di duelli aerei in tutti i campionati europei – riducendo il campione a quelli che ne hanno affrontati almeno 20.

I dati suggeriscono che si tratta di un fondamentale importantissimo nelle leghe più competitive: i primi cinque giocatori in classifica giocano infatti in Premier League, Serie A, Liga e Ligue 1. In testa a questa particolare graduatoria c’è Kurt Zouma, centrale francese del Chelsea, che in questa prima parte di stagione ha vinto 26 duelli di testa su 27 ingaggiati. La sua percentuale è del 96,3%. Al secondo posto c’è Berat Djimsiti dell’Atalanta, che è riuscito a saltare meglio dei suoi avversari in 22 occasioni su 23 (percentuale del 95,7%). Completa il podio Harry Maguire del Manchester United (27 su 30), seguito da Raphäel Varane del Real Madrid (22 su 25) e da Pablo Nascimento, 29enne del Bordeaux (22 su 25 anche per lui). Nella Top Ten, più precisamente al nono posto, c’è un altro calciatore di Serie A, primo tra gli italiani in questa classifica: si tratta di Lorenzo Tonelli della Sampdoria, vincitore di 21 duelli aerei su 24 ingaggiati.

Proprio la presenza di Tonelli in graduatoria permette di sfatare un mito: il difensore della Sampdoria non arriva a 185 centimetri d’altezza, anzi si ferma a 183. Se ne deduce che la bravura nel gioco di testa non è solo questione di prestanza fisica, ma sono importanti anche il tempismo, la capacità di leggere i movimenti del pallone, di posizionarsi bene rispetto ai propri avversari. Certo, essere alti ha i suoi vantaggi: Zouma tocca quota 190 centimetri, Djimsiti arriva a 191, Maguire a 194, Pablo Nascimento è solo leggermente più basso (188 centimetri). Allo stesso tempo, però, il francese Olivier Boscagli del PSV entra in Top Ten (28 duelli aerei vinti su 32 ingaggiati) nonostante non arrivi a 182 centimetri. Probabilmente i cambiamenti vissuti dal calcio rendono più difficile la nascita, lo sviluppo e l’affermazione ai massimi livelli di un centrale come Fabio Cannavaro, quasi imbattibile di testa nonostante una statura di 175 centimetri, ma resta il fatto che certe qualità possono manifestarsi anche in giocatori dall’altezza “normale”. Insomma, la stazza è importante, sicuramente aiuta, ma c’è anche dell’altro, non è solo una questione di misure fisiche, per fortuna.

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