La splendida punizione di Etienne Eto’o, figlio di Samuel, con il Camerun Under 20

Il suo primo gol nel giorno dell'esordio in Nazionale, in un match di Coppa d'Africa.

Non è mai facile, per un calciatore-figlio d’arte, convivere con il fantasma del proprio padre. Le cose, poi, diventano ancora più difficoltose se il padre in questione è stato uno dei migliori giocatori negli ultimi vent’anni. Etienne Eto’o Pineda si ritrova proprio in questa situazione piuttosto complessa da gestire: suo padre Samuel, di appena ventuno anni più grande di lui (è nato a Maiorca nel 2002, quando Samuel, nato nel 1981, militava nel Real Mallorca) è stato l’unico giocatore della storia ad aver conquistato il Triplete per due volte consecutive, tra l’altro con due squadre diverse (Barcellona 2009 e Inter 2010), ed è il miglior marcatore in assoluto della Nazionale camerunese (56 gol in 118 partite). Tutto questo fa di lui una leggenda del calcio, non solo africano. Per Etienne, anche solo avvicinarsi a una carriera così grande sarebbe un successo. In ogni caso, però, l’inizio sembra promettente.

Nella Coppa d’Africa Under 20, in corso di svolgimento in Mauritania, Etienne Eto’o Pineda (cognome di sua madre Marian) ha esordito con la Nazionale giovanile del suo Paese, in occasione della sfida contro il Mozambico, e proprio in questa sua prima gara ha segnato due gol. Il primo, arrivato grazie a una punizione battuta da circa ventidue metri, ma col pallone tutto spostato a sinistra, ha sbloccato lo 0-0 iniziale; il secondo, un calcio di rigore nei minuti di recupero del primo tempo, ha permesso al Camerun di raddoppiare e di andare all’intervallo sul 2-0. Alla fine, la partita è terminata con il risultato di 4-1: grazie a questo risultato, il Camerun ha raggiunto i quarti di finale del torneo con tre vittorie in tre partite della fase a gironi.

In realtà non è la prima volta che si sente parlare di Eto’o Pineda: già nel 2019 era stato convocato nella Nazionale Under 17 del Camerun per disputare i Mondiali di categoria, solo che un decreto firmato nel 2014 dal Presidente del Camerun, Paul Biya, gli impedì – in quanto sportivo nato su suolo straniero – di scendere in campo. In un’intervistaTrasnfermarkt, Etienne ha definito quel momento come «una situazione spiacevole che non auguro a nessuno: da un momento all’altro ho visto il mio sogno e quello dei miei compagni di squadra andare in frantumi. Ci siamo preparati per settimane all’evento internazionale e alla fine ho dovuto lasciare Brasilia, la sede del nostro ritiro, e tornare a casa».

Da allora, sono cambiate alcune cose: Etienne Eto’o è passato dal settore giovanile del Real Mallorca – la stessa squadra in cui si è rivelato Samuel Eto’o dopo essere stato scoperto e portato in Eruopa dal Real Madrid quando aveva solo 15 anni – all’Atlético Baleares, club di Segunda División B, la terza serie del calcio spagnolo. Nell’agosto del 2020, nuovo trasferimento: il Real Oviedo, club di Segunda División, acquista il cartellino di Etienne e lo inserisce nell’equipo filiál, in attesa dell’esordio in prima squadra. Etienne Eto’o gioca in maniera diversa da Samuel, anche per via delle sue caratteristiche fisiche: è più alto (sfiora i 190 centimetri) ma non ha la stessa esplosività del padre; non è un attaccante puro, piuttosto una seconda punta mobile che può essere utilizzato anche come trequartista in un 4-2-3-1, il modulo utilizzato dal Camerun Under 20. In passato, ha dichiarato che prenderebbe in considerazione una chiamata della Nazionale spagnola: «Spero che il lavoro e la perseveranza paghino e che la Spgana, chiamandomi, mi metta di fronte ad una decisione difficile». Per il momento, ha mostrato di saperci fare con il Camerun Under 20, ed è già una buona notizia.