Un club di sesta divisione inglese gioca in uno stadio da 45 milioni di euro

Il nuovo impianto dello York City FC sarebbe un lusso per molti club di categoria superiore.

Lo York City FC non ha una grande tradizione, pur essendo la più grande espressione calcistica di una città con una storia millenaria: dalla fondazione (1922) a oggi, non è mai andato oltre la seconda divisione, in cui ha militato per due sole stagioni negli anni Settanta; l’altro momento di gloria è stata la semifinale di FA Cup raggiunta nella stagione 1954/55, e poi persa contro il Newcastle. Nient’altro di davvero significativo da segnalare, almeno fino a pochi giorni fa, quando lo York ha disputato la sua prima partita interna nel nuovo York Community Stadium, impianto da 8500 posti che è stato ultimato e consegnato a dicembre 2020. Cosa c’è di così strano e/o speciale? Nulla, se non fosse che lo York milita nella National League North, la sesta lega della piramide calcistica inglese, e che il processo per la costruzione del nuovo stadio sia costato oltre 40 milioni di sterline (circa 45 milioni di euro).

La storia di questo nuovo progetto è piuttosto lunga e complicata: l’iter è stato avviato addirittura nel maggio del 2008, quando l’amministrazione comunale di York ha annunciato di voler costruire uno stadio che ospitasse le gare dello York City FC ma anche degli York City Knights, squadra di seconda divisione di rugby. Dopo innumerevoli stop e ritardi vari, tra cui uno slittamento a causa del ritrovamento di alcuni tritoni crestati, anfibi protetti dai regolamenti ambientali del Regno Unito, il progetto è stato completato a dicembre 2020. Il LNER Community Stadium – nome ufficiale dell’impianto per ragioni di sponsorizzazione, LNR è una compagnia di trasporti britannica – è stato inaugurato lo scorso 16 febbraio con una gara a porte chiuse tra lo York City e il Flyde, vinta per 3-1 dalla squadra ospite.

Nonostante il risultato negativo, però, il 16 febbraio 2021 resterà un giorno da ricordare per l’intera comunità: il nuovo stadio è stato costruito perché potesse diventare un polo attrattivo al di là delle manifestazioni sportive, infatti è dotato di alcune strutture complementari, per esempio una palestra-piscina aperta al pubblico, una biblioteca, un centro commerciale, un consultorio del servizio sanitario nazionale, diverse aree ristoro per i fan e un centro per disabili. E poi c’è anche il calcio, ovviamente: il nuovo impianto potrebbe dare un nuovo impulso alla storia dello York City FC, che dopo la retrocessione del 2004 nel calcio regionale – al termine di una permanenza di 75 anni nella Football League nazionale – ha rischiato più volte di scomparire, inghiottito dai debiti. Ora l’entusiasmo è ovviamente smorzato dalle restrizioni per la pandemia, ma almeno c’è uno stadio di lusso da cui ripartire, per costruire qualcosa di speciale alla fine dell’emergenza sanitaria.