Per la prima volta in carriera, Haaland non ha segnato in tre partite consecutive

Un altro dato incredibile per l'attaccante norvegese, anche se si tratta di un record "negativo".

Una delle citazioni più abusate nella storia del cinema è: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Da Tobey Maguire/Peter Parker/Spiderman a Erling Haaland il passo è piuttosto breve, cambia qualche parola ma la sostanza resta identica: da grandi statistiche derivano grandi attese, e allora è una notizia se l’attaccante del Borussia Dortmund e della Norvegia finisce per incepparsi, per non rendere più come d’abitudine. È successo nelle ultime tre gare della Nazionale maggiore, valide per le qualificazioni ai Mondiali 2022, contro Gibilterra, Turchia e Montenegro: Haaland è stato schierato dal primo minuto e non è riuscito a trovare la via del gol. La vera notizia è che questa è la prima volta che gli succede da quando è diventato un giocatore professionista.

Il dato è stato scovato dal sito Sofascore, e tiene conto del periodo che va da gennaio 2017 a oggi: poco più di quattro anni fa, infatti, Haaland aveva ancora 16 anni e si è trasferito dal Byrne – il club in cui è cresciuto – al Molde, società della Eliteserien, massimo campionato della piramide calcistica norvegese. In realtà anche al Borussia Dortmund è incappato in un periodo di “siccità”, dal 29 febbraio all’11 marzo 2020, nelle gare contro Friburgo, Gladbach e PSG, solo che in occasione del match contro il Friburgo non è sceso in campo da titolare, ma è subentrato a al minuto numero 73′. Pure al Molde, a cavallo tra le stagioni 2017 e 2018, Haaland è rimasto per diverse gare senza gol, addirittura dieci di fila; solo in due di queste partite, però, era stato schierato dal primo minuto, quindi anche quest’altra serie negativa “non vale” – almeno per questa particolare rilevazione statistica.

Forse non è proprio un caso che Haaland abbia battuto questo “record” negativo con la maglia della sua Nazionale, piuttosto che con quella giallonera del Borussia: tra le due squadre c’è un discreto gap di qualità, anzi un evidente gap di qualità, e ci sta che Haaland sia più in difficoltà quando può ricevere assist da Martin Odegaard, oppure da Kristian Thorstvedt, Patrik Berg o Fredrik Midtsjö, rispetto a quando può dialogare con Reus, Sancho, Bellingham, Hazard, Reyna, Brandt. In ogni caso, Haaland finora è stato in grado di sopperire a certe mancanze più o meno da solo: con la Nazionale norvegese ha segnato sei gol in dieci presenze, di cui tre nel 4-0 alla Romania dell’ottobre 2020. Nonostante questo impressionante score, la Norvegia non è riuscita a qualificarsi per gli Europei 2020 e non è riuscita a centrare la promozione in Lega A di Nations League; al termine di questo break internazionale, è seconda nel Gruppo G di qualificazione ai Mondiali – Turchia prima con sette punti, seguita da Olanda, Montenegro e Norvegia, tutte a sei punti. È dagli Europei del 2000 che gli scandinavi non si qualificano a un grande torneo: Haaland, allora, non era ancora nato.