Il meteorite Haaland contro il calcio: il nuovo numero di Undici

E ancora: un nuovo Guardiola, Ciccio Caputo, gli esports ed Extreme E.

Era da tempo che sul calcio non si abbatteva un corpo estraneo con la stessa violenza con cui nel 2020 Erling Haaland ha impattato con il gioco, il pubblico e gli avversari. Con la stessa rapidità, anche: la scoperta risale all’autunno 2019, quando Haaland, nemmeno ventenne, segna 8 gol in 6 partite in Champions, tra cui una tripletta all’esordio. A gennaio 2020 passa al Borussia, con una scelta saggia e che sta infatti pagando, e in poco più di un anno e mezzo mette a segno 49 gol in 51 partite. Sempre in Champions League, la più difficile competizione calcistica del mondo, siamo a 12 in 9.

Che cos’è, allora, il fenomeno di Haaland? Niente che avevamo visto prima: è velocissimo, ma è anche enorme, ed è anche tecnico, e poi è simpatico, goffo, terrificante, curioso. Per questo abbiamo scelto lui come volto di questo primo numero di Undici nel 2021: per capirlo. E abbiamo chiesto aiuto a quattro firme d’autore: Paolo Condò, con la sua esperienza e il taccuino dei ricordi, ha cercato di fare un “Frankenstein” di Haaland per paragonarlo ad altri attaccanti straordinari del passato; Emanuele Atturo ha analizzato il suo fisico assurdo, distruttivo ma anche agile; Sam Diss ha guardato il lato social, e cioè le sue pose anche nelle esultanze, per capire “come comunica” anche senza l’ausilio dei gol. Infine, il suo primo allenatore norvegese, Alf Ingve Berntsen, ci ha raccontato com’era allenare Erling bambino, che carattere si intravedeva e soprattutto quanto, all’epoca, si intuiva del giocatore che è oggi.

Poi un passaggio in due protagonisti del calcio internazionale e italiano, apparentemente molto distanti ma con due storie molto interessanti da raccontare. Pep Guardiola, innanzitutto. Ancora lui? Sì, ma è diverso. O meglio, è in costante evoluzione. Non esiste un Guardiola fisso, non esiste un guardiolismo che non sia movimento incessante a mutare, come spiega l’esperto Sandro Modeo. Poi, tappa a Sassuolo per incontrare quello che potrebbe essere uno dei protagonisti della spedizione azzurra a Euro 2020: Ciccio Caputo. Ha parlato con Francesco Paolo Giordano dell’esplosione tardiva, della gavetta in B, delle delusioni e del farcela alla fine. Le fotografie sono di Federico Floriani.

Poi, una lunga immersione nel mondo degli esports. Con uno speciale dedicato al mondo del gaming, esploriamo la nuova frontiera dello sport, il modello economico che sta generando, le nuove professioni che sta creando, e i protagonisti italiani e internazionali, già delle star con contratti milionari e fanbase di migliaia di tifosi e tifose. Le fotografie sono di Mattia Balsamini. Altro giro in un sistema che ha a che fare con il futuro: alla scoperta con Gabriele Ferraresi di Extreme-E, il nuovo rally agli steroidi a cui partecipano solo enormi mezzi 100% elettrici nei luoghi più remoti del pianeta, minacciati dall’emergenza climatica.

Infine la moda, a cura di Francesca Crippa e Claudia Ferri, uno speciale di avvicinamento a Tokyo 2020 con un’intervista a velocista italiano Filippo Tortu, e le cose belle da guardare e vestire legate allo sport e non solo.

Ci vediamo in edicola!