Il calvario di Ansu Fati con gli infortuni

Il giovane talento del Barcellona sarà costretto a sottoporsi alla quarta operazione in sei mesi.

Doveva essere la stagione di Ansu Fati, dopo la splendida rivelazione dello scorso anno, e in effetti era iniziata piuttosto bene: a inizio novembre 2020, il 18enne attaccante del Barcellona aveva già accumulato quattro gol e un assist in Liga più un gol e tre assist in Champions League; Koeman stava costruendo il nuovo Barça intorno a lui, ovviamente intorno a Messi ma anche a Pedri e De Jong, provando cos’ a dare un minimo di coerenza e di prospettive di medio-lungo termine a un progetto societario molto confuso. Il 7 novembre, però, Fati è rimasto vittima di un infortunio al menisco sinistro che gli è praticamente costato l’intera stagione. E che adesso lo costringerà a sottoporsi al quarto intervento chirurgico in sei mesi.

Il quotidiano spagnolo As ha ripercorso il calvario del giovane attaccante del Barça: inizialmente, come da prassi in certi casi, l’obiettivo dei medici era provare a ricostruire il menisco, e così il giocatore è stato sottoposto a una prima artroscopia. L’esito non è stato soddisfacente, e così Fati è stato sottoposto a un secondo intervento il 4 gennaio. Alla fine di marzo, per verificare l’andamento del recupero e pulire il menisco, Fati si è sottoposto a una terza artroscopia diagnostica, che però ha rilevato che la lesione non si è ancora suturata. Anzi, ha riscontrato addirittura un’ulteriore infezione alla parte danneggiata. Proprio per questo, i medici hanno deciso di adottare la soluzione più drastica: la meniscectomia, ovvero la rimozione del menisco. Secondo le informazioni raccolte dai quotidiani spagnoli, l’intervento sarà effettuato nei prossimi giorni, e costringerà Fati a un’ulteriore assenza dalle sei alle otto settimane.

Non sarà un periodo facile per Ansu Fati, che dovrà sicuramente rinunciare agli Europei senior e Under 21 – è stato convocato dai due ct prima degli infortuni, ed era ovviamente eleggibile per entrambi i tornei – ed è a serio rischio anche la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il vero problema, però, è l’incertezza che caratterizzerà il resto della sua carriera dopo questa bruttissima esperienza: la rimozione di un menisco risolverà il problema a monte, ma ci sono delle buone probabilità che possa creare degli scompensi fisici al giocatore per tutto il resto della carriera. In virtù di tutto questo, Fati dovrà svolgere un lavoro continuo di prevenzione e controllo al ginocchio, per evitare l’insorgere di altri problemi, primo tra tutti la degenerazione progressiva dell’articolazione.