Il 60% dei cittadini giapponesi vorrebbe che i Giochi Olimpici di Tokyo fossero cancellati

Diversi sondaggi, promossi da prestigiosi media nazionali, hanno rilevato una netta opposizione allo svolgimento delle gare.

I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sembrano destinati a non avere pace. La pandemia da Coronavirus ha già determinato lo slittamento di un anno della manifestazione, e ora anche il nuovo cronoprogramma delle gare – in calendario dal 23 luglio all’8 agosto 2021 – deve fare i conti con tutte le difficoltà di un grande evento da organizzare nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria di livello globale. Anche perché il Giappone sta vivendo un momento difficile nella lotta alla pandemia: per cercare di contenere l’aumento di contagi determinato da nuove varianti più contagiose, il governo di Tokyo ha esteso lo stato d’emergenza fino alla fine di maggio, sia nella capitale che in molte altre regioni del Paese. Dall’inizio della pandemia, Il Giappone ha registrato più di 600mila casi di coronavirus e oltre 10mila decessi, i dati più alti dell’Asia orientale. Sabato ha riportato più di 7mila nuove infezioni rilevate, il più alto da gennaio. Inoltre, solo il 2% della popolazione nazionale – composta da 126 milioni di persone – ha ricevuto almeno una dose di vaccino da metà febbraio, quando è iniziata la campagna di somministrazione. Secondo il Guardian, molte strutture ospedaliere sarebbero già a un passo dal collasso.

Alla luce di questa situazione, il popolo nipponico non sembra molto contento del fatto che i Giochi si terranno regolarmente a Tokyo – come annunciato più volte, anche negli ultimi giorni, dal Comitato Olimpico Internazionale. Nonostante le imponenti misure di sicurezza promesse dagli organizzatori, un sondaggio tra i cittadini giapponesi ha evidenziato come il 60% del campione fosse favorevole a una cancellazione dell’evento. Il 39%, invece, crede che invece dovrebbero svolgersi nonostante l’emergenza. L’indagine è stata commissionata e sostenuta dal quotidiano conservatore Yomiuri Shinbun – la cui redazione è responsabile anche della pubblicazione di The Japan News, comunemente chiamato The Daily Yomiuri, il più grande quotidiano del Giappone in lingua inglese. Secondo quanto rilevato dal sondaggio, svoltosi tra il 7 e il 9 maggio 2021, il 23% di coloro che si sono detti favorevoli allo svolgimento dei Giochi vorrebbe che le gare si tenessero a porte chiuse, senza spettatori.

Si sono svolte altre indagini simili negli ultimi giorni: nel fine settimana appena terminato, la testata TBS News e l’agenzia di stampa Kyodo News hanno sostanzialmente confermato le percentuali rilevate dello Yomiuri Shinbun; un altro dato interessante tra quelli emersi è che il 28% dei giapponesi preferirebbe un altro rinvio della manifestazione, piuttosto che la sua cancellazione. In merito a questi sondaggi, il vicepresidente del CIO, John Coates, si è detto «preoccupato», ma poi ha aggiunto che «il primo ministro del Giappone ha spiegato che i Giochi si svolgeranno regolarmente». In realtà, il primo ministro nipponico ,Yoshihide Suga, ha detto che l’ultima parola sarebbe stata del CIO, insistendo sul fatto che «il governo non ha mai dato la priorità ai Giochi rispetto alla salute pubblica: al primo posto, per me, c’è la necessità di proteggere la salute della popolazione giapponese, di prevenire ed evitare la diffusione del virus». Si tratta di una virata netta rispetto alle dichiarazioni pubbliche degli ultimi mesi, forse anche per assecondare il sentimento anti-Olimpiadi che serpeggia tra i suoi concittadini, e che forse ha contribuito ad abbassare scendere la percentuale di supporto e gradimento politico di Suga – ora sotto al 40%, record negativo dall’inizio del 2021. In ogni caso, per la decisione definitiva – o per avere maggiori indicazioni – bisognerà attendere ancora qualche settimana.