Il Manchester City ha incassato 50 milioni di euro sul mercato senza vendere nessuno

Le cessioni formalizzate finora riguardano solo giocatori già fuori dal progetto: Angeliño, Harrison, Nmecha, ma anche grandi ex come Jadon Sancho. E non è finita qui.

La stragrande maggioranza dei club europei ha approcciato a questa sessione di mercato in maniera conservativa, per non dire speculativa: vendere prima di comprare, sistemare i conti prima di investire. Sembra incredibile, ma anche il Manchester City ha applicato e sta applicando questa strategia, e infatti ha già incassato 50 milioni di euro dalle operazioni in uscita. Solo che, in realtà, Guardiola non si è visto privato di nessun calciatore della prima squadra: la cifra guadagnata finora è frutto di cessioni che riguardano giocatori che erano già fuori dal progetto tecnico del club, ovvero il terzino spagnolo Angeliño, l’esterno inglese Jack Harrison, l’attaccante tedesco Lukas Nmecha e poi Jadon Sancho.

Andiamo con ordine: il City, in questa finestra di trasferimenti, ha formalizzato le cessioni di Angeliño al Lipisia (costo dell’operazione: 18 milioni di euro), di Harrison al Leeds (poco meno di 13 milioni) e di Nmecha al Wolfsburg (otto milioni). Sono tre calciatori il cui cartellino era di proprietà del club di Manchester, ma che erano in prestito e ora sono stati riscattati, ceduti a titolo definitivo: Angeliño e Harrison hanno vissuto la stagione 2020/21 proprio al Lipsia e al Leeds, rispettivamente, mentre Nmecha era in prestito all’Anderlecht ed è stato venduto al Wolfsburg, società in cui aveva militato nella stagione 2020/21 – oltre alla cifra base incassata per il trasferimento, secondo il Telegraph il City si è assicurato anche il 15% sulla futura rivendita del calciatore. In totale, dunque, il City ha incassato circa 48 milioni di euro per queste tre cessioni, a cui vanno aggiunti altri 12 milioni per la commissione relativa al passaggio di Jadon Sancho al Manchester United: il fortissimo attaccante della Nazionale inglese, nel 2017, quando aveva appena 17 anni, ha lasciato i Citizens – è cresciuto nell’Academy del club – e si è trasferito al Borussia Dortmund per circa otto milioni di euro; per il suo ritorno in patria, lo United ha speso circa 90 milioni di euro, di cui 12 sono entrati nelle casse del City come contributo di solidarietà per la sua formazione, come prescrivono i regolamenti Fifa. In totale, dunque, il City ha incassato 50 milioni di euro senza vendere nessuno. O meglio: senza vendere nessun giocatore della prima squadra.

Il City, per dirla in poche parole, sta facendo fruttare la sua politica di individuazione e valorizzazione del talento, basata sull’accumulo di calciatori da far crescere nel proprio vivaio (come nel caso di Sancho), nei club di proprietà del City Football Group in giro per il mondo, oppure in società con una dimensione minore che hanno rapporti molto stretti e proficui con la casa madre: Angeliño e Harrison, prima dei prestiti al Lipsia e al Leeds, hanno giocato per i New York City; Nmecha ha militato nel Preston, nel Middlesbrough, nel Wolfsburg e poi all’Anderlecht prima di essere ceduto a titolo definitivo. E non dovrebbe essere finita qui, perché ci sono altri calciatori in orbita City Football Group che potrebbero generare altre entrate: il 23enne centrocampista venezuelano Yangel Herrera (valutato 18 milioni da Transfermarkt) potrebbe lasciare il City dopo gli anni in prestito al Granada e all’Huesca, ma prima ha vissuto anche lui un anno e mezzo a New York; il 20enne centrocampista serbo Ivan Ilic (otto milioni la sua valutazione), dopo le esperienze con NAC Breda e Verona, ha moltissimi estimatori in Italia; il 24enne esterno Patrick Roberts, ex grande promessa del calcio inglese, potrebbe finalmente lasciare il City Football Group dopo le parentesi (tutt’altro che esaltanti) con il Girona, altro club della multiproprietà, e poi con Derby County, Middlesbrough e Norwich; il terzino spagnolo Pedro Porro, valutato 20 milioni di euro, si è affermato nello Sporting e ha anche esordito con la Nazionale maggiore di Luis Enrique, ma negli ultimi anni ha giocato anche nel Girona e nel Valladolid. Sono tutti potenzialmente in vendita, e potrebbero portare un bel po’ di soldi nel bilancio del Manchester City, pur non essendo mai stati davvero parte del Manchester City.