A Tokyo i giocatori di beach volley si sono lamentati perché la sabbia è troppo calda

Le temperature altissime saranno un grosso problema ai Giochi Olimpici 2020.
di Redazione Undici
20 Luglio 2021

Prima della pandemia, delle proteste dei cittadini nipponici, della decisione di far disputare le gare senza pubblico, uno dei grandi problemi dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 – forse il più grande, dal punto di vista degli atleti – erano le temperature torride che si registrano in Giappone tra luglio e agosto: negli ultimi giorni, il termometro ha superato i 31 gradi, fino ad arrivare ai 37° registrati a Fukushima. Non a caso, già nel 2019 il Comitato Olimpico aveva fatto pressioni sugli organizzatori per spostare la maratona e le gare di marcia a Sapporo, località di montagna che si trova 800 chilometri a Nord di Tokyo. E già nel 1964, le gare non si tennero in estate, piuttosto in autunno, quando il caldo lascia un po’ di tregua alle città dell’arcipelago.

Quest’anno niente rinvio in autunno, anzi gli atleti dovranno vedersela anche con un’umidità pazzesca, tanto che il Guardian ha scritto che «i Giochi 2020 saranno ricordati come le Olimpiadi della pandemia, ma anche come le più calde della storia: stare all’aperto sarà un test di resistenza». I primi a sollevare perplessità sono stati i giocatori di beach volley, che nel corso degli allenamenti al parco di Shiokaze si sono lamentati per il fatto che la sabbia fosse troppo calda. Hanno fermato i loro esercizi, e hanno chiesto allo staff di bagnare e pulire il campo così da non ustionarsi i piedi. Questa è solo la prima di una lunga serie di provvedimenti: gli organizzatori, infatti, hanno predisposto tende refrigerate, ventilatori e bibite e gelati per i volontari e per gli atleti in diversi punti del villaggio olimpico e delle infrastrutture in cui si svolgeranno gli eventi.

Di solito, il governo giapponese emana uno stato di allerta – e quindi sconsiglia l’attività fisica più impegnativa – quando la misurazione della temperatura composita, che tiene conto anche dell’umidità, del vento e delle radiazioni solari, supera i 30 gradi percepiti. Un anno fa, a luglio e agosto 2020, l’allerta è stata emanata in 13 occasioni diverse. Nel 2019, ben 71mila cittadini giapponesi – soprattutto anziani – sono stati portati in ospedale per dei colpi di calore. Ora, però, le previsioni del tempo sembrano essere più clementi: nei prossimi giorni, quando inizieranno le Olimpiadi, le temperature dovrebbero essere di poco superiori ai 20 gradi. Lo sperano tutti, a cominciare dai giocatori di beach volley.

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