La dinastia Gudjohnsen è in ottima salute

Andri Gudjohnsen ha segnato in Nazionale, come suo padre e suo nonno prima di lui. Ma la famiglia di calciatori è molto più numerosa.

Le eredità familiari, nel calcio, sono un fardello molto grande da portarsi dietro. Sono pochi i giocatori-figli d’arte che sono riusciti a emulare o superare di padri molto importanti, ancora più rari sono i casi in cui c’è una terza generazione in grado di alimentare la dinastia. In Italia, proprio di questi tempi abbiamo a che fare con Daniel Maldini e Bruno Conti, figli e nipoti dal cognome illustre: Maldini è figlio di Paolo che è figlio di Cesare, entrambi sono stati difensori e capitani del Milan e della Nazionale, hanno sollevato la Coppa dei Campioni/Champions League, e ora Daniel sta provando a farsi strada nella squadra rossonera, anche se lui in realtà gioca come centrocampista; Bruno Conti, invece, porta il nome di suo nonno – idolo della tifoseria della Roma e campione del mondo con l’Italia a Spagna 82 – e gioca nelle giovanili del Cagliari, la squadra di cui è diventato simbolo e capitano suo padre Daniele.

In Islanda – per ragioni geografiche e anche tecniche – c’è un bacino meno ampio di grandi giocatori, quindi è sicuramente più difficile che una famiglia possa dare origine a nonno, padre e figlio tutti calciatori di fama internazionale. E invece, quasi come a voler smentire le statistiche, è successo proprio questo: la dinastia Gudjohnsen gode infatti di ottima salute, come ha dimostrato il primo gol nella Nazionale maggiore di Andri Lucas Gudjohnsen, attaccante classe 2002 di proprietà del Real Madrid. Alla sua seconda presenza dopo l’esordio di qualche giorno fa (in un match di qualificazione mondiale contro la Romania), Andri ha segnato un gol decisivo, quello che ha permesso all’Islanda di pareggiare per 2-2 in casa contro la Macedonia del Nord. Tra l’altro si tratta anche di un bel gol: ha arpionato un cross dalla sinistra in piena area, ha fatto perno sul pallone e sul difensore avversario e ha battuto il portiere con un’immediata conclusione di sinistro. Questo è il video della sua prima rete in Nazionale:

Come avrete intuito, Andri Gudjohnson è uno dei figli di Eidur Gudjohnsen, un’istituzione per la piccola nazione scandinava: Eidur, infatti, è stato centravanti del Chelsea e del Barcellona, tra le altre, e a tutt’oggi resta il miglior marcatore nella storia della Nazionale, nonché l’unico giocatore islandese ad aver vinto la Champions League – nel 2009, con il Barcellona di Guardiola. Dopo il ritiro nel 2017, Eidur è diventato allenatore, e oggi è uno degli assistenti tecnici di Arnar Vioarsson, il ct della Nazionale islandese. Proprio in questa veste, Eidur ci ha regalato una bellissima immagine: un attimo prima che suo figlio entrasse in campo per esordire con la Nazionale, l’ha abbracciato e baciato in panchina.

Forse sono in pochi a saperlo, ma anche Eidur Gudjohnsen è stato un figlio d’arte: suo padre Arnór, classe 1961, è stato il miglior attaccante islandese degli anni Ottanta e Novanta, e ha militato anche nell’Anderlecht – con cui si è laureato capocannoniere del campionato belga, nella stagione 1986/87. Ha anche sfiorato il successo in una coppa europea: nel 1984, sempre con l’Anderlecht, è stato battuto in finale di Coppa Uefa dal Tottenham. La vicenda di Arnor ed Eidur ha vissuto un capitolo storico il giorno 24 aprile 1996, quando sono diventati la prima coppia padre-figlio a giocare nella stessa partita tra Nazionali senior – un’amichevole Estonia-Islanda finita 0-3 per gli ospiti. In realtà, quella partita da record resta un rimpianto per la famiglia Gudjohnsen: il figlio è entrato al posto del padre nel corso della ripresa, quando in realtà entrambi avrebbero voluto giocare insieme. Il desiderio esplicito della Federazione era che questa gara speciale si giocasse in uno stadio di casa, ma in seguito, anche a causa di un terribile infortunio capitato a Eidur, non c’è stata più occasione di vedere Arnor ed Eidur in campo con la maglia della Nazionale.

Arnor, Eidur e Andri sono gli unici membri della famiglia Gudjohnsen ad aver segnato con l’Islanda, ma in realtà la dinastia è molto più ampia. Un altro figlio di Arnor, anche lui chiamato Arnor, ha firmato con lo Swansea City nel 2017 e oggi è un calciatore del Fylkir, squadra della prima divisione islandese; un altro figlio di Eidur, Sveinn Aron Gudjohnsen, ha giocato quattro partite – ma non ha fatto ancora gol – con la maglia della Nazionale, milita nell’Elfsborg e in passato ha giocato anche in Italia, nel Ravenna e nello Spezia. E non finisce ancora qui: Andri Gudjohnsen, come detto, milita nel Real Madrid, ha celebrato il primo gol in Nazionale e può festeggiare anche l’ingresso nella lista per la Champions League della squadra di Ancelotti; oltre a lui, nella cantera merengue c’è anche il terzo figlio di Eidur, che porta un nome spagnoleggiante (Daniel Tristan) e che si è trasferito a Madrid dopo aver cominciato la sua formazione nel Barcellona. Se tutti dovessero esordire e poi segnare in Nazionale, ci sarebbero dunque sei membri della famiglia in grado di raggiungere questo doppio traguardo. Niente male.