Nella partita Rennes-Psg, il tridente Messi-Mbappé-Neymar ha prodotto zero tiri in porta

La prima sconfitta in Ligue 1 è più di un campanello d'allarme, forse.

Pochi giorni dopo l’esaltante vittoria per 2-0 contro il Manchester City, il Paris Saint-Germain ha pagato il contrappasso in campionato: per la squadra di Pochettino, impegnata sul campo del Rennes, è arrivata la prima sconfitta dopo otto vittorie consecutive in Ligue 1. Niente di preoccupante, dunque, visto i risultati colti nelle gare precedenti. Se non fosse per il fatto che il tridente Messi-Neymar-Mbappé, già inserito con pieno titolo e merito tra i più forti della storia del calcio, abbia prodotto zero tiri in porta in novanta minuti di gioco – più recupero.

Certo, vanno considerati i problemi vissuti dalla squadra parigina per raggiungere la Bretagna: il viaggio in aereo è stato reso impossibile dal maltempo, molti giocatori sono arrivati a Rennes in autobus o addirittura con le loro auto private. Allo stesso tempo, il dato grezzo dei tiri in porta non può tener conto della traversa colpita da Messi su calcio di punizione nel primo tempo, o delle grandi occasioni sprecate da Neymar e Mbappé, sempre nella prima frazione di gioco. Ma resta assurdo, per non dire grottesco, che tre attaccanti così forti – a cui va aggiunto anche Ángel Di Mária, schierato dal primo minuto da Pochettino nel suo 4-2-3-1 – non riescano a inquadrare neanche una volta lo specchio della porta. Dall’altra parte del campo, il Rennes è stato decisamente più spietato: 12 tiri complessivi, poche azioni realmente pericolose e due gol realizzati, uno negli ultimi secondi del primo tempo e uno dopo pochi secondi della ripresa. In occasione della prima rete, Gaëtan Laborde è stato bravissimo a bruciare Nuno Mendes sul cross dalla sinistra di Kamaldeen Sulemana; lo stesso Laborde ha servito l’assist per il raddoppio di Tait, arrivato al termine di un’azione nata dal calcio d’inizio della ripresa e sviluppatasi sulla fascia destra.

Oltre l’assenza di tiri in porta, ci sono delle aggravanti non generiche in questa sconfitta del Psg in casa del Rennes: il fatto che la squadra bretone fosse reduce dalla partita del giovedì sera in Europa League; la percezione che il gioco espresso sia senza picchi, al punto che So Foot ha scritto che «gli uomini di Pochettino sembrano stare in un campo da calcio come se stessero su un qualsiasi altro pezzo di terra, senza sapere realmente cosa devono fare»; una difesa apparsa piuttosto larga e distratta, soprattutto se messa a paragone con quella vista contro il Manchester City. In realtà, proprio la gara contro gli uomini di Guardiola è stata un’eccezione: in Ligue 1 il Psg ha vinto tutte le partite ma non aveva mai convinto appieno, non a caso i successi contro Metz, e Lione sono arrivati solo nei minuti finali, e a inizio stagione il Lille aveva battuto la squadra della capitale nella Supercoppa di Francia. Insomma, per il momento il Psg non è ancora riuscito a mostrare il suo incredibile potenziale, se non per alcuni momenti isolati. E la partita con il Rennes non è stata un campanello d’allarme, piuttosto ha confermato questa sensazione.