Yaya Touré ha detto che tornerebbe a giocare per il Barcellona per aiutare il club

Oppure vuole soffiare il posto a Ronald Koeman?

Nel 2009, il Barcellona è diventata la prima squadra spagnola di sempre a vincere il Triplete. Merito di Pep Guardiola, alla sua prima stagione da allenatore, ma anche di un gruppo di giocatori incredibile, di una rosa fortissima e profondissima in tutti i ruoli: in avanti il tridente titolare era formato da Messi, Eto’o e Henry, a centrocampo c’erano Xavi, Iniesta, Busquets e poi anche Seydou Keita e Yaya Touré. Proprio il centrocampista ivoriano è tornato a parlare del suo periodo in Catalunya con alcuni tweet pubblicati sul suo profilo personale: nel primo ha detto che le sue tre stagioni (è arrivato nel 2007 e poi si è trasferito al Manchester City nel 2010) in blaugrana sono state «uno dei momenti migliori della mia carriera da calciatore» perché «il club ha manifestato grande fiducia in me quando ero ancora giovane, dandomi la possibilità di diventare un giocatore importante».

Nel secondo tweet, Touré si è detto «sempre disponibile ad aiutare il Barça, questa squadra può contare su di me in qualsiasi momento: il mio cuore è con il club, le persone che ne fanno parte, i tifosi». È evidente che si tratti di una autocandidatura, anche se forse arriva fuori tempo massimo se pensiamo a Touré come un calciatore: classe 1983, ha annunciato il ritiro nel 2020 e da allora ha iniziato la carriera da tecnico. Da qualche mese è diventato allenatore in seconda all’Akhmat Grozny, club della massima divisione russa, mentre lo scorso anno ha lavorato con l’Olimpik Donetsk, in Ucraina. Qualche tempo fa, non a caso, Touré ha detto a The Coaches’ Voice che si sente pronto a diventare allenatore.

Magari sarebbe pronto a fare un passo indietro e a tornare in campo per aiutare la squadra di Koeman, oppure si sta proponendo proprio per ereditare la panchina del tecnico olandese, che sembra destinato all’esonero. Del resto la stagione del Barça è iniziata in maniera davvero negativa: su nove gare disputate in tutte le competizioni, gli azulgrana ne hanno vinte solamente tre, con altrettanti pareggi e sconfitte; due delle gare perse sono arrivate in Champions League, contro Bayern Monaco (0-3 al Camp Nou) e Benfica (3-0 per i lusitani allo stadio Da Luz). Tutta un’altra musica rispetto ai tempi di Yaya Touré: nelle tre annate vissute in Catalunya, il centrocampista ivoriano ha giocato 118 partite (con sei gol realizzati) e ha vinto sette trofei, di cui sei nel 2009 – dopo il Triplete, infatti, sono arrivati i trionfi in Supercoppa di Spagna, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. Anche la successiva esperienza in Inghilterra, al Manchester City, è andata piuttosto bene: 316 match disputati e 79 gol fino al 2018, con altri sette trofei sollevati al cielo.