I boicottaggi diplomatici delle Olimpiadi invernali in Cina stanno diventando una cosa grossa

Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna non invieranno le proprie delegazioni governative a Pechino. Per il governo cinese, i tre Paesi «pagheranno per i loro atti sbagliati».
di Redazione Undici 09 Dicembre 2021 alle 17:31

Siamo a poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino, in calendario per venerdì 4 febbraio 2022, e perciò gli annunci dei boicottaggi diplomatici dei Giochi cominciano ad avere un peso sempre più significativo, soprattutto per il governo cinese. Ma cominciamo dal principio, e spieghiamo bene cosa intendiamo con “boicottaggio diplomatico”: si tratta del mancato invio alle Olimpiadi, da parte di un Paese, di una propria delegazione in rappresentanza delle istituzioni. Non siamo sui livelli dei boicottaggi sportivi dei primi anni Ottanta – gli Stati Uniti e altre 65 squadre del Blocco Occidentale non parteciparono a Mosca 1980, mentre tutte le nazioni del Blocco Orientale restituirono lo sgarbo a Los Angeles 1984 – ma è comunque una spia di rapporti politici non proprio idilliaci tra il Paese ospitante, in questo caso la Cina, e coloro che annunciano la mancata presenza dei propri rappresentanti.

Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia sono i tre Paesi che hanno già annunciato il boicottaggio diplomatico. Secondo quanto riportato dal Guardian prima dichiarazione ufficiale è stata rilasciata da Washington, che ha deciso di disertare i Giochi «a causa delle atroci violazioni dei diritti umani commesse dalla Cina». Scott Morrison, primo ministro australiano, ha affermato che la decisione di Canberra di non inviare funzionari ai Giochi è stata presa sempre a causa dello scarso rispetto dei diritti umani nel Paese, soprattutto nella regione dell’estremo ovest dello Xinjiang, laddove la minoranza degli Uiguri turchi sarebbe perseguitata, e delle mosse della Cina per bloccare le importazioni dell’Australia. Proprio in relazione a questo punto, il giorno 8 dicembre la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legge per vietare le importazioni dallo Xinjiang.

Per il momento, l’Unione Europea non si è ancora espressa in maniera diretta sull’ipotesi di un boicottaggio diplomatico da parte delle sue delegazioni. Anzi, la Francia ha già dichiarato che non seguirà l’esempio di Stati Uniti, Australia e Regno Unito: il ministro francese dell’Istruzione e dello Sport, Jean-Michel Blanquer, ha dichiarato che «dobbiamo stare attenti al legame tra sport e politica: lo sport è un mondo a parte che deve essere protetto dalle interferenze esterne. Il rischio è che le cose possono andare fuori controllo, e questo potrebbe finire per causare problemi alle competizioni, quindi agli atleti». Come detto, il governo di Pechino si è risentito molto dei boicottaggi annunciati: Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato che «Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna hanno utilizzato le Olimpiadi come piattaforma per la manipolazione politica. Pagheranno per i loro atti sbagliati». Non proprio le parole più concilianti in vista di un evento di rilevanza globale come i Giochi Olimpici.

>

Leggi anche

Altri sport
Tomaso Giacomel sta diventando la stella più luminosa del biathlon italiano
Il biatleta azzurro ha inanellato due successi e tre podi in questo inizio di stagione: il miglior biglietto da visita possibile in vista di Milano Cortina 2026.
di Redazione Undici
Altri sport
I Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 saranno accessibili e inclusivi, anche più di quanto previsto
Tutti gli impianti e tutte le venue sono state pensate per permettere a chiunque, siano essi atleti o spettatori, di vivere al meglio l'esperienza olimpica.
di Redazione Undici
Altri sport
Da gennaio la NBA farà sul serio per creare la sua lega in Europa
Secondo gli addetti ai lavori, il nuovo torneo "rispetterà i principi del modello sportivo europeo". E non era mai andato così vicino a realizzarsi.
di Redazione Undici
Altri sport
Con il Mondiale per Club vinto da Perugia, la pallavolo italiana ha compiuto un’impresa mai vista prima nella pallavolo
Nel 2025 le nostre squadre di club e le nostre Nazionali, tra maschile e femminile, hanno conquistato quattro titoli mondiali su quattro.
di Redazione Undici