In Inghilterra vogliono escludere dagli stadi i razzisti da tastiera

All'inizio del 2022 sarà proposta una nuova legge: le sanzioni per gli insulti online saranno ancora più severe.
di Redazione Undici
27 Dicembre 2021

Gli insulti online nei confronti dei calciatori sono diventati una triste consuetudine dell’era contemporanea. Non sono rari i casi di atleti che hanno preferito lasciare i social network dopo aver avuto delle “conversazioni” non proprio edificanti con fan molesti e maleducati, nascosti dietro l’anonimato garantito dal web. Molti di questi attacchi sono stati resi ancor più gravi e disturbanti dal fatto che fossero strettamente legati alla discriminazione razziale: in questo senso, la manifestazione più grave è stata quella nei confronti di Sancho, Saka e Rashford, giocatori della Nazionale inglese “colpevoli” di aver sbagliato i rigori decisivi al termine della finale di Euro 2020 contro l’Italia. I tre calciatori, tutti non-bianchi, stati attaccati in maniera sistematica dai loro stessi tifosi, e questo ha portato a una reazione forte da parte delle istituzioni britanniche: il ministro degli Interni, Priti Patel, che tra l’altro ha origini indiane, ha annunciato che le persone ritenute colpevoli di insulti razzisti online contro i calciatori saranno bandite dagli stadi per un massimo di dieci anni.

Nel Regno Unito, i divieti di partecipare alle partite di calcio – imposti per prevenire la violenza o il disordine negli stadi – durano da un minimo di tre a un massimo di dieci anni, e riguardano reati commessi fuori e all’interno degli impianti, ovviamente se legati all’evento sportivo. Ora la legislazione sarà estesa, e coprirà anche gli insulti online. Parlando con i media britannici, Patel ha confermato che questa modifica alle leggi è legata alla promessa – fatta dal premier Boris Johnson – di inasprire le misure proprio a seguito di quanto successo a Sancho, Saka e Rashford: «Questa estate», ha detto il ministro degli Interni, «abbiamo visto come un bellissimo gioco possa essere rovinato dal vergognoso razzismo dei troll online, che si sono nascosti dietro le loro tastiere e hanno abusato dei nostri calciatori».

Da qui, come detto, la scelta di rendere più dure e più severe le sanzioni per i reati commessi via web: «I responsabili di insulti razzisti online devono essere puniti in maniera esemplare. Le modifiche alla legge che sto annunciando determineranno il divieto di assistere alle partite di calcio per un lungo periodo». Secondo quanto raccolto dall’agenzia Reuters, la nuova regolamentazione sarà presentata nei primi giorni del 2022, e tecnicamente sarà un emendamento integrativo al disegno di legge già esistente chiamato “Police, Crime, Sentencing and Courts Bill”. Secondo i dati del ministero dell’Interno, in questo momento sono 1359 le condanne di esclusione dagli stadi ordinate dai vari tribunali locali.

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