Dopo i Mondiali, Infantino vuole anche gli Europei biennali

La proposta del numero uno della Fifa vuole Nazionali in campo per un grande torneo ogni estate. Ma l'Uefa continua a essere la grande oppositrice dei piani di Infantino.

È uno dei temi che più sta facendo discutere i vertici del calcio e tutti gli appassionati. La volontà della Fifa, espressa in più occasioni dal presidente Gianni Infantino, di organizzare i Mondiali su base biennale e non più quadriennale ha certamente creato più di una spaccatura. Anche a livello delle massime organizzazioni calcistiche, con la Uefa – in accordo anche con la Conmebol – che si è detta ferma oppositrice di tale progetto. Le tensioni si inseriscono in un quadro più ampio, con l’Uefa che è ormai in netta contrapposizione con la Fifa anche alla luce, si dice, di un presunto supporto di quest’ultima nei confronti dei club promotrici della Superlega.

Forse come segnale distensivo, forse per rilanciare una volta di più il suo progetto, Infantino è tornato a parlare di Mondiali ogni due anni aggiungendo che la stessa frequenza possa e debba essere adottata per gli Europei, che sono invece organizzati dall’Uefa. «Anche gli Europei dovrebbero tenersi ogni due anni», ha detto il numero uno della Fifa a Radio Rai. «In Europa c’è resistenza nei confronti di questo progetto perché i Mondiali, di fatto, si giocano ogni settimana, grazie ai campionati nazionali e ai migliori giocatori al mondo che vi giocano. Ma questo non succede nel resto del mondo: parliamo di appena un mese all’anno, e dobbiamo trovare una soluzione che includa maggiormente tutto il mondo calcistico».

Infantino ha aggiunto che l’idea di organizzare un Mondiale biennale non è sua, ma nasce sulla spinta di 166 Federazioni: «Il quadro è chiaro: l’88 per cento dei Paesi, inclusa la maggioranza di quelli europei, hanno chiesto di studiare questa possibilità, e lo studio ci ha detto che da un punto di vista sportivo un Mondiale ogni due anni funzionerebbe eccome. Ci sarebbero meno partite tra Nazionali in generale, ma quelle che ci sarebbero avrebbero un impatto molto più grande».

Difficilmente però l’idea che la formula biennale si estenda anche agli Europei possa convincere Ceferin, numero uno dell’Uefa, negli scorsi mesi durissimo verso le posizioni della Fifa. «Possiamo anche decidere di non partecipare ai Mondiali», ha detto in una circostanza Ceferin, lasciando presagire che le Nazionali più importanti d’Europa possano addirittura boicottare un simile progetto. «Anche i sudamericani sono con noi. Penso che questa possibilità non accadrà mai, è davvero contro i principi basilari del calcio. Giocare ogni settimana un torneo di un mese peraltro sarebbe eccessivo per i calciatori», ha concluso Ceferin.