Come Cristiano Ronaldo ha ispirato la nuova collezione di JW Anderson

Look sportivi coperti di paillettes, per analizzare i limiti dell'iper-mascolinità.

Jonathan Anderson, lo stilista britannico fondatore di fondatore del brand JW Anderson, guarda documentari in continuazione, e a proposito di tutto, ha detto. Recentemente, uno di questi parlava di Cristiano Ronaldo. Anderson non è un grande appassionato di calcio, ma ha trovato invece appassionante la rappresentazione di Ronaldo della propria mascolinità, fatta di muscoli mostrati al pubblico, abbronzatura, una certa evidente ambiguità, ostentazione perenne, e una dose (consapevole?) di ridicolo.

È proprio da questo spunto che è nata la collezione Fall 2022 che il brand presentato alla fashion week di Milano appena conclusa (in cui era al debutto): l’intento, ha spiegato a Vogue, era quello di analizzare «i limiti dell’iper-mascolinità». E in far questo, «non c’è niente di più quintessenziale» della polo, diventata oggetto di ricerca prediletto e protagonista di diverse trasformazioni.

Quindi, ecco alcuni look sportivi, come se fossero divise di squadre, ma ricoperti di paillettes, con calzoncini ultra-corti e aderenti. Un po’ come se, ha spiegato sempre Anderson, «Ballando con le Stelle incontrasse Cristiano Ronaldo». E davvero, con l’occhio disabituato alla costante esibizione di CR7 e il talento per l’osservazione, il designer ha dato del portoghese una definizione perfetta, quando ha descritto il suo modo di presentarsi, in campo e fuori, come «la performance di un calciatore come un atto camp». Ancora una volta il mondo del calcio incontra la moda in una forma interessante e ricca di spunti per entrambe le parti. Forse dovrebbe succedere più spesso. Certamente il pallone avrebbe molto da imparare, per iniziare a scardinare alcuni suoi assurdi e ancestrali tabù.