Il Siuuum di Cristiano Ronaldo ha invaso gli Australian Open, e i tennisti sono in confusione

Ad alcuni giocatori le urla del publico sono sembrati dei fischi, mentre Kyrgios ne ha approfittato per fare un po' di scena, come al solito.
di Redazione Undici 19 Gennaio 2022 alle 12:02

Molto spesso, per parlare di Australian Open, si utilizza la locuzione “Happy Slam”. È una definizione dovuta alla natura stessa del torneo di Melbourne, alla sua patina pop e scanzonata, forse perché è il primo grande appuntamento della stagione e si disputano nell’estate australe. E poi c’è il pubblico, sempre vastissimo e rumoroso, almeno prima delle restrizioni imposte per arginare il Coronavirus: nell’ultima edizione prima della pandemia, quella disputata a inizio 2020, gli organizzatori registrarono la presenza di 812mila persone sugli spalti del Melbourne Park. Per gli Open in corso in questi giorni, la situazione è inevitabilmente diversa: gli impianti sono aperti per gli spettatori, ma con posti limitati al 50%. Questo, però, non sta impedendo ai tifosi di farsi sentire, di animare le partite in modo piuttosto colorito. L’ultima trovata del pubblico australiano è ispirata al calcio, o per meglio dire a Cristiano Ronaldo: prima e dopo ogni punto, infatti, molti fan presenti a Melbourne Park urlano “Siuuum”, il grido di esultanza inventato dal fuoriclasse portoghese e ormai divenuto esso stesso un brand.

Il problema è che i tennisti impegnati in Australia non conoscevano bene questa manifestazione, e stanno andando un po’ in confusione. Anche perché il Siuuum, a un primo ascolto, potrebbe essere scambiato per un ululato, per un buuu, o peggio ancora per un insulto. È ciò che è successo ad Andy Murray: il giocatore britannico, dopo la vittoria in cinque set contro Nikoloz Basilashvili, ha detto che «quegli urli mi hanno infastidito molto. Inizialmente ho pensato di essere stato deriso o comunque criticato dal pubblico, e non avevo idea del perché. Però poi mi sono reso conto che era una cosa diversa, i tifosi facevano il verso a Ronaldo quando esulta dopo un gol. Ciò non toglie che sia stato comunque irritante per me e il mio avversario».

L’altra partita in cui il Siuuum si è sentito in maniera più chiara e continua è stata quella giocata tra l’australiano Nick Kyrgios, ovviamente sostenuto dal pubblico di Melbourne, e il britannico Liam Broady – tra l’altro la partita si è disputata in notturna e sul campo della John Cain Arena, storicamente la più focosa del Park e quindi la più inospitale per chi affronta un tennista di casa. Dopo la partita, Broady ha definito «terribile» la sua esperienza con i tifosi australiano, a causa del loro sostegno piuttosto sonoro: «È la prima volta che entro in un campo da tennis e sono stato fischiato, il che per me è stata un’esperienza pazzesca».

Da parte sua, Kyrgios ha invece letto e recepito in maniera diversa gli ululati degli spettatori: «Non stavano fischiando nessuno, né tantomeno stavano facendo buuuu: stavano solo facendo una cosa stupida, ovvero imitare ciò che fa Ronaldo ogni volta che segna. Non potevo crederci, anche perché quegli urli si sentivano a ogni punto. Sembrava di essere allo zoo, non in un campo da tennis». Ovviamente il giocatore australiano non si è sottratto alla situazione particolare, com’è nel suo spirito: dopo aver interagito in diverse occasioni con il pubblico nel corso della partita (vinta in tre set), per festeggiare l’accesso al turno successivo ha anche accennato il gesto con cui Cristiano Ronaldo accompagna il suo Siuuum a ogni esultanza. Lo potete rivedere qui, in questo video:

>

Leggi anche

Tennis
Il grande tennis e la faccia affamata di Carlos Alcaraz sono il preludio a una finale imperdibile contro Jannik Sinner
Lo spagnolo ha battuto Auger-Aliassime in modo netto e autoritario.
di Redazione Undici
Tennis
Sinner ha vinto una semifinale più difficile di quanto non dica il risultato, e questa è una pessima notizia per tutti gli altri
De Minaur ha giocato una grande partita, quantomeno nel primo set, ma poi alla fine ha ceduto sulla distanza.
di Redazione Undici
Tennis
Gli allenatori del tennis sono diventati delle vere e proprie superstar
I coach non sono mai stati così riconoscibili e così influenti, sia dentro che fuori dal campo. E così oggi i giocatori non hanno più soltanto dei mentori, ma si accompagnano a dei personaggi in grado di incidere sull’esperienza del gioco.
di Federico Ferrero
Tennis
Musetti non è riuscito a compiere l’impresa, ma quella contro Alcaraz è una sconfitta molto formativa
Il tennista italiano è eliminato dalle Finals, ma è rimasto dentro la partita fino alla fine, nonostante tutti i suoi problemi.
di Redazione Undici