Il Liverpool ha assunto una psicoterapeuta per aiutare i giocatori insultati su internet

Soprattutto quelli più giovani e che sono stati vittima di discriminazione razziale.

Uno dei problemi più sottovalutati del calcio contemporaneo è la salute mentale dei calciatori. Che, giusto per chiarire, guadagneranno anche tantissimo, ma sono sottoposti anche a pressioni davvero impressionanti: numero e importanza delle partite, degli allenamenti, dei viaggi, e poi anche tutto quello che concerne la loro vita privata e la gestione della loro immagine e delle loro interazioni con il pubblico, dal vivo e su tutte le piattaforme multimediali. Negli ultimi anni, proprio quest’ultimo aspetto è diventato sempre più pesante: i social e internet in generale sono diventati un’estensione dello stadio, quindi un luogo dove tutti possono scagliarsi in maniera diretta contro un giocatore/persona; basta visitare i profili dei calciatori e commentare uno o più post, per di più protetti dall’anonimato garantito dal concetto stesso di rete. Tanti atleti, che di primo livello, si sono lamentati di questa situazione, e ora anche i club sembrano aver deciso di fare qualcosa per aiutarli. Tra questi c’è il Liverpool, che ha assunto uno psicoterapeuta per aiutare i calciatori che sono stati o vengono insultati su internet.

La scelta è ricaduta sulla psichiatra e terapista Ishbel Straker, professionista che sarà chiamata a tenere colloqui individuali con i calciatori, aiutandoli a far fronte agli insulti che ricevono in rete, ma anche ad altri problemi di salute mentale in cui potrebbero incorrere – tra cui quelli relativi alla fama improvvisa e al rischio di sviluppare dipendenze. Secondo le indiscrezioni, Straker si occuperà soprattutto dei calciatori più giovani della rosa di Klopp, che in poche settimane sono passati o potrebbero passare dai campionati giovanili a giocare partite di Premier o di Champions League ad Anfield Road.

Negli ultimi tre mesi psichiatra assunta dal Liverpool ha già lavorato con i ragazzi dell’Academy, come consulente esterna, ma evidentemente i dirigenti hanno deciso di creare una piattaforma di supporto più continua e approfondita.Straker avrà un compito delicatissimo, anche perché diversi giocatori del Liverpool hanno dovuto fare i conti con insulti di tipo razziale, che quindi vanno decisamente al di là di ciò che fanno in campo – tra questi, per esempio, ci sono Trent Alexander-Arnold e Naby Keita, attaccati sui social dopo la sconfitta contro il Real Madrid nei quarti di finale della Champions League 2020/21. Ora sarà interessante capire se questo primo esperimento tentato dai Reds potrà avere un seguito, in Inghilterra come in altre realtà del calcio internazionale, così da provare a rendere davvero migliori la vita e la carriera dei calciatori, soprattutto di quelli più giovani e quindi vulnerabili.