Siamo pronti alla collaborazione tra Stüssy e il Psg

Il primo passo consiste nella riedizione della maglia da gioco dello scorso anno, in occasione dell'apertura dello store del brand nella capitale francese.
di Redazione Undici 16 Febbraio 2022 alle 14:08

Psg e moda, capitolo ennesimo: se in campo la squadra di Pochettino fa faville, reduce dalla bellissima prestazione nell’ottavo di Champions contro il Real Madrid, fuori dal campo il club continua a impilare collaborazioni su collaborazioni. Dopo la iper-celebrata avventura con Jordan, l’associazione tutta parigina con Dior, si ritorna sul segmento street e skate: è infatti stata svelata una partnership con Stüssy, in occasione dell’apertura del nuovo store del brand nella capitale francese.

Per ora, la collaborazione si limita a una riedizione della maglia da Psg della scorsa stagione, con aggiunti alcuni dettagli tra cui la scritta Stüssy sulle maniche, mentre sul dorso ci sono i riferimenti spaziali del nuovo store del brand. La maglia, non a caso, è disponibile dal 18 febbraio esclusivamente presso il negozio, localizzato nel quartiere del Marais, in rue du Temple 44. Lo store è stato disegnato da Willo Perron, e come si legge nel comunicato del marchio “lo spazio combina materie prime semplici come lamiera, legno e vetro per creare un’esperienza di acquisto serena, portando il punto di vista della California meridionale nella città delle luci”.

Per adesso, dunque, non c’è una vera e propria capsule all’orizzonte, anche se questo primo passo rimane significativo: del resto, il mondo street è sempre stato privilegiato dal Psg per rivolgersi alle nuove generazioni, come dimostrano le collaborazioni con Bape o Colette. Di certo Stüssy ha voluto entrare in punta di piedi nell’universo calcistico, ma lo ha fatto anche con un pizzico di furbizia: ripescando (e rimettendo sul mercato, verrebbe da dire) la maglia con il design Hechter, quello amatissimo dai tifosi. Le divise home del Psg di quest’anno, con il Jumpman sul petto, sono interamente blu: una soluzione estetica che ha indispettito gran parte della tifoseria, in particolare quella più tradizionalista (e parigina).

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