Il Trabzonspor sta per vincere il campionato dopo un’attesa lunga e difficile

La squadra di Hamsik e Cornelius ha un enorme vantaggio sulle inseguitrici in classifica. E sta per conquistare un titolo che sa di rivincita.
di Redazione Undici
28 Febbraio 2022

Un ruolino da 20 vittorie, sei pareggi e una sola sconfitta, 17 punti di vantaggio a 11 turni dalla fine: il Trabzonspor 2021/22 è una squadra schiacciasassi, e il fatto che la più diretta inseguitrice sia il Konyaspor – non proprio una grande storica del calcio turco – alimenta l’idea che la squadra di Trebisonda sia vicina a prendersi il suo primo titolo nazionale dopo 38 anni. È dal 1984, infatti, che il Trabzonspor non conquista la vittoria nella Süper Lig; nel frattempo ci è andato vicinissimo in diverse occasioni: l’ultima risale al 2020, quando l’Istanbul Basaksehir ha conquistato il campionato con quattro punti di vantaggio.

Come capita spesso in Turchia, la squadra che sta dominando il campionato in corso è completamente diversa rispetto a quella di due anni fa: secondo Transfermarkt, le operazioni di mercato completate in queste due stagioni sono state più di 70. Tra queste spiccano gli acquisti di alcune vecchie conoscenze del calcio italiano, a cominciare da Marek Hamsik e Bruno Peres, fino ad arrivare agli ex Parma Andreas Cornelius (miglior realizzatore della squadra con 13 reti) e Gervinho, che però purtroppo si è rotto i legamenti del ginocchio ed è destinato a rimanere fuori fino al termine della stagione. In panchina siede un’istituzione del calcio turco: Abdullah Avci, ex commissario tecnico della Nazionale tra il 2011 e il 2013.

L’ultimo successo, 3-2 contro il Kayserispor, è arrivato grazie a un rigore trasformato dall’attaccante nigeriano Anthony Nwakaeme al minuto 99′. Nello stadio di Trebisonda – intitolato per altro a Senol Gunes, un altro ex ct, considerato tra i padri fondatori del calcio turco – qualcuno sugli spalti non è riuscito a trattenere le lacrime per una vittoria soffertissima, e che avvicina la squadra di casa a un trionfo atteso da tantissimo tempo. Un trionfo che, per di più, ha il sapore dolcissimo della rivincita, e non solo nei confronti della storia e della sorte. Sono passati undici anni, infatti, da quello che viene considerato uno dei più grandi scandali nella storia del calcio turco: il Trabzonspor allora allenato proprio da Şenol Gunes, e guidato in campo da Burak Yılmaz, dilapidò nove punti di vantaggio sul Fenerbahce e finì la Süper Lig al secondo posto; il problema è che, alla fine del campionato, il club della parte asiatica di Istanbul finì al centro di un clamoroso caso di calcioscommesse, e fu ritenuto colpevole da tutti i tribunali. Il Fener fu escluso dalla Champions League, solo che incredibilmente la Federcalcio turca non revocò il titolo conquistato proprio di danni del Trabzonspor. Da allora, inevitabilmente, la tifoseria di Trebisonda si è sentita defraudata. E aspettava di essere risarcita.

Quello del 2011 non è l’unico né l’ultimo affronto vissuto dai tifosi di Trebisonda: in teoria il secondo posto del 2020 avrebbe consentito al Trabzonspor di partecipare ai preliminari di Champions League, ma la violazione dei parametri del Fair Play Finanziario portò a un anno di squalifica dalle competizioni internazionali; due anni prima, invece, il club era stato sanzionato con il blocco del mercato in entrata per non aver rispettato i termini di pagamento di una precedente operazione. Ora tutte queste vicende sembrano essere alle spalle, per merito di una squadra solida e di qualità che sta riportando il Trabzonspor ai suoi livelli storici: la squadra di Trebisonda è stata infatti la prima in assoluto a portare il titolo turco lontano da Istanbul, nel 1976; questa impresa, in seguito, sarebbe riuscita solamente al Bursaspor nella stagione 2009/10. Inoltre il club soprannominato Karadeniz Firtinasi (letteralmente: tempesta del Mar Nero) è riuscito a vincere il campionato in altre cinque occasioni, più nove Coppe di Turchia e altrettante Supercoppe. Un grande palmarés, considerando che la fusione che ha portato alla nascita della società come la conosciamo oggi è avvenuta solo 55 anni fa.

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