Stando alle statistiche, Xavi è il peggior allenatore del Barcellona negli ultimi vent’anni

La sua percentuale di partite vinte è inferiore a quella di tutti i suoi predecessori, fin dai tempi di Van Gaal.
di Redazione Undici 19 Aprile 2022 alle 16:36

La sconfitta per 0-1 in casa contro il Cadice ha chiuso la settimana da incubo del Barcellona dopo il 2-3 incassato al Camp Nou dall’Eintracht Francoforte, un risultato che ha estromesso gli azulgrana dall’Europa League quando ormai erano considerati i favoriti per vincere il trofeo. Del resto la squadra di Xavi era reduce da un periodo splendido: 15 risultati utili consecutivi tra Liga e competizioni europee, 11 vittorie – tra cui uno scintillante 4-0 al Bernabéu, nel Clásico contro il Real Madrid – e quattro pareggi, e in più la sensazione diffusa era che la veste tattica cucita dall’ex allenatore dell’Al-Sadd fosse quella giusta per la rosa a sua disposizione, soprattutto dopo gli innesti arrivati durante il mercato di gennaio. Il grande lavoro di Xavi non si è dissolto con le sconfitte degli ultimi sette giorni, ma in ogni caso si tratta di due stop che fanno piuttosto male: il Barça ha perso l’opportunità di vincere l’ultimo trofeo stagionale ancora a disposizione, ovviamente l’Europa League, e ora ha addirittura 15 punti di distacco dal Real Madrid – con una gara da recuperare. Se prima immaginare la rimonta era un pensiero sospeso tra l’assurdo e l’impossibile, ora siamo ben oltre la realtà, considerando che mancano solo sette partite alla fine della Liga.

Le due partite perse contro Eintracht e Cadice hanno finito per incrinare un po’ i numeri assoluti di Xavi sulla panchina del Barcellona. Finora, infatti, il tecnico catalano ha accumulato 17 vittorie, otto pareggi e sei sconfitte in 31 gare di tutte le competizioni, con una percentuale di partite vinte pari al 54,8%. Proprio quest’ultimo dato lo colloca all’ultimo posto nella classifica degli allenatori del Barça degli ultimi vent’anni. Anche il suo discusso predecessore, Ronald Koeman, ha fatto meglio di lui a livello puramente statistico: 39 vittorie (più 12 pareggi e 16 sconfitte) in 67 partite alla guida del Barça, per una percentuale di vittorie superiore al 58%. Qualcuno potrebbe anche sussurrare che il tecnico olandese è riuscito in ogni caso a vincere un trofeo, la Copa del Rey 2021, mentre Xavi è destinato a finire la sua prima stagione senza titoli. Ma questa analisi è puramente numerica, quindi i trofei c’entrano fino a un certo punto.

Tornando proprio alle cifre: era dall’annata 2002/03, cioè dalla pessima alternanza tra Van Gaal e Antic (entrambi sotto il 54% di partite vinte) che ogni tecnico del Barcellona è riuscito ad avere statistiche migliori di quelle di Xavi. Luis Enrique ha fatto meglio di tutti con il 76% di partite vinte, seguito da Tito Vilanova (75,5%) e ovviamente da Pep Guardiola (72.4%) e Frank Rijkaard (58,6%), coloro che hanno costruito e aperto il grande ciclo di vittorie a cavallo tra gli anni Zero e Dieci; anche Tata Martino (67%) ed Ernesto Valverde (66.9%) hanno accumulato buonissime percentuali, e addirittura l’insospettabile Quique Setién ha chiuso la sua – breve, dimenticabile – esperienza in azulgrana con il 64% di partite vinte. Il lavoro di Xavi va ovviamente pesato e contestualizzato, la lettura di ciò che ha fatto deve andare al di là dei numeri e si compirà solamente nel futuro. Ma le cifre, intanto, sono queste. E dicono che, negli ultimi vent’anni, il tecnico catalano ha avuto dei predecessori in grado di vincere più gare rispetto a lui. Almeno per il momento.

>

Leggi anche

Calcio
È bastata una partita contro il Barcellona in Copa del Rey per cambiare completamente la vita del Guadalajara, un club di terza divisione
Più dell'impatto emotivo pesa quello economico: riapertura della campagna abbonamenti, tribune aggiuntive nello stadio, merchandising da grandi occasioni. Così una singola partita può cambiare il bilancio delle piccole.
di Redazione Undici
Calcio
Da un giorno all’altro, Ola Aina è diventato un giocatore di culto
Da quando è arrivato al Nottingham Forest, l’ex esterno del Torino rappresenta un nuovo modello di calciatore: una figura genuina, capace di avvicinare i tifosi semplicemente attraverso l’ironia e la creatività. 
di Redazione Undici
Calcio
Per la Coppa d’Africa 2026 sono stati convocati oltre 30 giocatori nati nell’Île-de-France
Parigi e dintorni sono un bacino rigoglioso per tante Nazionali, non solo per la Francia.
di Redazione Undici
Calcio
La FIFA ha abbassato i prezzi per gli stadi della Coppa del Mondo fino a 60 dollari, ma solo per 1000 biglietti a partita
La categoria 4, quella più abbordabile, è andata in fumo in pochi minuti e ora i tifosi potrebbero ritrovarsi a svenarsi per vedere la propria Nazionale.
di Redazione Undici