La dattilografia sta diventando uno sport

E il prossimo luglio ci saranno i campionati.

Appena sette secondi per digitare una frase di due righe. Otto, se nel mezzo c’è un refuso. La dattilografia – ovvero la scrittura su tastiera – sta diventando uno sport competitivo. E lo sta facendo  attraverso competizioni online portate avanti da vere e proprie comunità, appassionati con un talento speciale nel muovere rapidi le dita tra i tasti di un computer. «È un po’ come uno sport, un e-sport o un videogioco». Kathy Chiang è una delle “atlete” intervistate dal New York Times nel’ambito di un reportage che racconta il mondo della dattilografia agonistica. Chiang, 29 anni, ha sempre avuto una passione per i videogiochi, così come una velocità fuori dalla norma sulla tastiera. Si è avvicinata a questo mondo per caso, quando un’amica ai tempi dell’università le ha consigliato di mettersi alla prova su dei siti web di digitazione, che tengono il conto dei tempi come se i dattilografi fossero delle auto di Formula Uno. È bastato poco tempo, e Chiang si è appassionata: «È stato davvero interessante imbattersi in una comunità del genere, di cui non ero affatto a conoscenza», ha raccontato. «Sembra una cosa speciale, che alcune persone vogliono mantenere segreta, esclusiva». Chiang ha dovuto rinunciare alla propria carriera per un problema al polso, ma la comunità ha continuato a crescere, ricevendo un impulso decisivo da piattaforme specializzate, come quella di messaggistica Discord, che ha permesso di unire appassionati da ogni parte del mondo.

La digitazione competitiva era nata già nella prima metà del ventesimo secolo, ma lo sanno davvero in pochi. Allora erano i produttori di macchine da scrivere a organizzare tornei con tanto di montepremi, alcuni si svolgevano addirittura al Madison Square Garden – ovviamente legati a eventi particolari come esposizioni e convegni di lavoro. Uno dei migliori dattilografi dell’era moderna, il 37enne Sean Wrona, ha detto che «non potevo immaginarmi che in passato fosse una cosa così importante». Oggi c’è meno seguito, ma ci sono dei tornei che mettono in palio dei soldi, come l’Ultime Typing Championship, in partenza il prossimo luglio. Proprio Sean Wrona ha trionfato nell’edizione del 2010.

I siti per allenarsi sono numerosi e caratteristici: TypeRacer, uno dei preferiti dai professionisti, mostra gli utenti come macchina da corsa, e li mette in competizione l’uno con l’altro; MonkeyType permette di personalizzare le parole; 10FastFingers fa classifiche con i tempi migliori, e in questo momento il record appartiene a Paul Shaffer, che è arrivato a 227 parole al minuto. «Penso che molto abbia a che fare anche con la curvatura delle mie braccia: mi ha aiutato con la digitazione all’inizio e lo fa ancora», ha raccontato Shaffer al NYT. «Chiunque può diventare un campione di dattilografia con un po’ di allenamento», afferma Ardian Peach, 19enne che riesce a digitare più di 200 parole in un solo minuto. Ma forse serve anche un po’ di talento.