Sandro Tonali: la migliore gioventù sul nuovo numero di Undici

Alcuni estratti dell'intervista al giocatore più decisivo in questo finale di stagione.

Sandro Tonali sta vivendo il momento migliore della sua pur brevissima carriera: tre gol decisivi nelle ultime due partite, una presenza sempre più importante nel Milan a cui manca pochissimo per tornare a vincere lo scudetto undici anni dopo, la sensazione che nessuno, nella squadra di Pioli, abbia un impatto più significativo di lui sulle partite. Tonali, insomma, si è preso il Milan e lo sta trascinando da leader. Non era una cosa scontata, visto com’era andata la sua prima stagione in rossonero. Lo ha raccontato proprio lui, Tonali, nell’intervista che trovate nell’ultimo numero di Undici in edicola da venerdì 6 maggio: «All’inizio è stato difficile. Perché sono arrivato in un momento in cui la squadra andava a duemila all’ora, andava tutto bene, i risultati erano perfetti, quindi dovevo entrare in punta di piedi. Inserirmi è stato un processo a rilento».

E poi cos’è cambiato nel gioco e nella mente di Tonali? «È passato un anno e un’estate, e ho avuto tempo di staccare, riposare la testa, azzerare e ripartire. Nel calcio questa è una cosa che può darti una seconda possibilità, come è successo a me. Ho avuto tempo di ragionare: sapere che il Milan puntava ancora su di me, quella è stata la cosa fondamentale, la base di tutto. Poi in campo non ti so dire cos’è cambiato, perché è cambiato qualcosa nella testa. Ma da lì è stata una modalità che io e il mister abbiamo cercato di mantenere sempre così».

Non si parla solo del presente, nell’intervista a Tonali raccolta da da Davide Coppo e illustrata con i ritratti – alcuni li vedete anche in questa pagina – di Mattia Parodi: il centrocampista del Milan e della Nazionale ha parlato anche della sua formazione, di quando ha fatto «avanti e indietro: prima a Milano, poi a Piacenza, infine a Brescia. Poi a 14 anni mi sono fermato in convitto per la prima volta e lì è cambiato tutto, tutto il mio modo di vivere. Non avevo più ogni giorno i miei genitori, e anche se mi chiamavano non era la stessa cosa. È iniziata un’altra vita. Anche svegliarti la mattina e sapere che devi arrangiarti da solo durante la giornata, per andare a scuola, poi da scuola all’allenamento, tornare dall’allenamento, organizzarti magari una cena fuori: quelle sono tutte piccole cose che a 14 anni devi già sapere gestire. E non è semplice».

Tonali è uno dei giovani più talentuosi della Serie A, è un simbolo di quello che potrebbe essere il calciatore italiano del futuro. Per questo l’abbiamo scelto come uomo-copertina di un numero tutto dedicato al talento, ai giocatori del domani, in cui si parla di esempi, tecnologie e prospettive del nostro movimento. Ci vediamo in edicola!