La bella storia di Christian Maggio con il Vicenza

Si era ritirato a dicembre, è tornato in campo e ha segnato un gol che potrebbe essere decisivo per la salvezza.

Sei mesi fa, Christian Maggio aveva preso una delle decisioni più difficili che un calciatore possa mai prendere: dopo una carriera da 334 presenze  in Serie A, 56 tra Champions ed Europa League e 34 con la Nazionale, l’ex terzino del Napoli, rimasto svincolato dopo l’ultima esperienza al Lecce, aveva deciso di ritirarsi. Si era iscritto così al corso da direttore sportivo di Coverciano, diplomandosi nel dicembre 2021. Il passaggio alla nuova carriera imminente, Maggio era alla ricerca di un progetto stimolante per iniziare come ds, ma forse era troppo presto, nonostante i quarant’anni compiuti a febbraio, un’età che per un giocatore di fascia come lui, uno che ha sempre fatto del dinamismo la propria cifra distintiva in campo, poteva davvero sembrare eccessiva. Era troppo presto perché è arrivata una chiamata dalla Serie B, la categoria in cui aveva militato nell’ultima metà di stagione, dopo che aveva ricondotto sé stesso e il Benevento in Serie A. La chiamata in questione, poi, era davvero difficile da rifiutare, visto che è arrivata dalla squadra della sua città, quella che nel lontano 2000 lo ha fatto esordire in Serie A: il Vicenza.

«Non pensavo che sarei tornato a giocare, avevo altre idee, ma quando è arrivata la chiamata del Vicenza non potevo dire di no», sono state le prime parole di Maggio in conferenza stampa dopo il ritorno nel Lanerossi – sì, da quando la proprietà è di Renzo Rosso la squadra biancorossa ha ripreso la storica denominazione degli anni Sessanta e Settanta. Ma perché ha accettato una proposta del genere? Ecco perché: «Mi hanno detto “che fai, vieni?”, e da parte mia, sono sincero, c’è stata un po’ di titubanza. Però è difficile spiegare quello che provo in questo momento. Il motivo in più per cui ho accettato è per cercare di aiutare in tutte le maniere a raggiungere l’obiettivo della salvezza».

Il Vicenza ha vissuto una stagione difficile, sempre nelle zone basse della classifica Serie B: dopo l’avvio con il monumento Di Carlo in panchina, la società ha deciso per il cambio di allenatore e ha chiamato Christian Brocchi. Anche con Brocchi le cose non sono andate benissimo per una squadra di Diaw e Ranocchia, di Dalmonte, De Maio e Meggiorini, al punto che la salvezza è sembrata irraggiungibile, a un certo punto. Poi, però, un altro cambio in panchina – Baldini è subentrato a Brocchi alla 35esima giornata – ha lanciato una volata incredibile, e con tre vittorie nelle ultime tre partite (contro Como, Lecce e Alessandria) ha conquistato i playout. Maggio ha disputato 12 gare da titolare, condite da un assist, e non è mai uscito dal campo nel corso delle gare che hanno permesso al Vicenza di superare proprio l’Alessandria, e di guadagnarsi la possibilità di affrontare il Cosenza nella doppia sfida che vale la permanenza in Serie B.

Proprio nell’andata dello spareggio salvezza, la sera del 12 maggio, allo stadio Romeo Menti di Vicenza c’erano quasi 11mila spettatori. Praticamente una città intera a spingere la squadra in una partita dura, nervosa ma aperta, con un gol annullato per parte. Allo scoccare del 90esimo minuto, il risultato è ancora fermo sullo 0-0. Dalmonte ha trovato in qualche modo lo spazio di girarsi in area, superando il suo marcatore con una giravolta un po’ goffa ma efficace. Alza la testa, mira la porta, il suo destro supera il portiere, ma colpisce il palo. Quella palla, l’ultima speranza del Vicenza, sbatte su un difensore cosentino, rimane lì, vacante sulla linea di porta, troppo facile da spingere in porta per quel terzino quarantenne che aveva lasciato la sua fascia per buttarsi in area di rigore. L’esultanza di Maggio, una corsa sfrenata e sommersa dall’abbraccio della curva vicentina, suggella l’1-0 finale.

Ora il Vicenza ha a disposizione due risultati su tre per il return match in Calabria: il prossimo 20 maggio ai biancorossi basterà non perdere per ottenere la permanenza in Serie B. In caso di vittoria del Cosenza, però, sarebbero i rossoblu a salvarsi, in virtù del risultato d’andata e del fatto che la squadra calabrese ha finito il campionato in una miglior posizione rispetto alla squadra di Christian Maggio. Che pensava di aver smesso, e invece si è ritrovato invischiato nell’ultima possibile impresa della sua carriera, un’impresa che non gli è riuscita nel 2000/01, la stagione del suo esordio in biancorosso: sei partite e la retrocessione in Serie B, l’ultima per il Vicenza. Nei due campionati successivi, Maggio avrebbe accumulato 34 gare complessive, con un gol, prima di essere ceduto alla Fiorentina. Da lì, poi, il passaggio alla Sampdoria e infine al Napoli, dov’è rimasto per dieci stagioni consecutive tra il 2008 e il 2018, dove si è tolto le soddisfazioni più grandi. In attesa di capire cosa succederà a Cosenza.

Foto tratta dal sito ufficiale del Vicenza Calcio