Tra i club che più hanno innovato sotto il profilo della strategia di comunicazione e di marketing, nel nostro calcio, c’è sicuramente il Venezia: un case study molto interessante e da imitare per le società di calcio, perché la società lagunare è stata in grado di sviluppare uno storytelling coerente e di impatto a livello globale facendo leva sulla notorietà mondiale della sua città e legandola a varie iniziative ad ampio raggio, dalla moda alla cultura, dall’arte ai progetti solidali.
Adesso per il Venezia, nonostante una retrocessione in Serie B, è tempo di ripartire da una nuova identità visiva: il rebranding del club è stato affidato al Bureau Borsche di Mirko Borsche, uno degli studi di design più importanti al mondo, che in Serie A si è occupato, in passato, anche della nuova identità dell’Inter – il logo e la campagna I M INTER.
Questa volta la reinterpretazione del Leone di San Marco si inserisce bene in un percorso innovativo che rispetta senza rivoluzionarle le tradizioni della città e del club, trasformandosi in una “V” con gli apici arancioni e verdi su uno sfondo nero. Sulla destra della lettera, i richiami alle ali dell’animale ricordano le prue delle gondole. Insieme al logo, in attesa delle maglie, anche quelle disegnate dal Bureau, è stata presentata una maglia pre-gara a scacchi, che ricorda il movimento del mare in laguna.
A fotografare la campagna è il fotografo veneziano Alessandro Simonetti, e il protagonista è l’attore veneziano Daniele Barison, protagonista di “Atlantide” di Yuri Ancarani, il film presentato alla Mostra del cinema del 2021 ambientato nel mondo dei “barchini” lagunari.