Uno straordinario viaggio nelle profondità marine, con Blancpain

Da anni il marchio di orologeria accompagna grandi spedizioni scientifiche: l'ultima è diventata un film sull'attività vulcanica nel Mediterraneo.
di Redazione Undici
04 Luglio 2022

Se c’è un orologio che incarna al meglio l’idea dell’avventura in acqua e del contatto con le profondità marine, è il Fifty Fathoms di Blancpain: il primo orologio da immersione moderno che ha permesso alla casa svizzera, fondata nel 1735 e tuttora il più antico marchio di orologi del mondo, di instaurare stretti rapporti con esploratori, fotografi, scienziati e specialisti dell’ambiente. Questa affinità ha spinto Blancpain a garantire un sostegno sostanziale per importanti attività e iniziative dedicate agli oceani: nel corso degli ultimi anni, il marchio ha sostenuto 21 grandi spedizioni scientifiche, contribuito a estendere significativamente la superficie delle aree marine protette nel mondo, presentato numerosi documentari premiati.

L’ultimo in ordine di tempo è il film Méditerranée, la face immergée des volcans, per la regia di Gil Kebaïli, che racconta il progetto di ricerca sui vulcani immersi nel Mediterraneo, iniziato dal vulcanologo Francesco Italiano. Una ricerca scientifica che ha uno straordinario e ambizioso obiettivo: è possibile prevenire i rischi legati all’attività vulcanica in base a quanto raccontano le profondità marine? Italiano, che studia e sorveglia l’attività sottomarina delle isole Eolie e del Vesuvio da diversi anni, si è avvalso della collaborazione del subacqueo e cameraman Roberto Rinaldi e di un’equipe pluridisciplinare di scienziati per esplorare questi luoghi, tra cui lo zoologo Roberto Danovaro e il subacqueo, biologo e fotografo sottomarino francese Laurent Ballesta – autore di numerosi libri e documentari, quest’ultimo è il fondatore delle spedizioni Gombessa, un’iniziativa che Blancpain sostiene dall’inizio del 2013.

Per tre settimane, i subacquei professionisti hanno esplorato per la prima volta dei siti immersi a più di 100 metri di profondità al fine di effettuare dei prelievi ed installare dei sensori di monitoraggio: sono partiti alla scoperta esplorando tre siti vulcanici maggiori del Mediterraneo, ovvero Panarea, Stromboli e il Vesuvio. Queste zone sono monitorate da dei rilevatori regolarmente esplorati tramite robot telecomandati, ma si tratta di metodi che hanno i loro limiti e alcuni protocolli complessi, come ad esempio i campioni di gas e/o di specie, che possono essere effettuati solamente da subacquei esperti. Per esempio, in un crepaccio di una decina di metri di diametro che porta sullo zoccolo del cratere del Vesuvio, i subacquei hanno installato a -120 metri degli strumenti di misurazione per mettere il sito sotto sorveglianza continua: i dati inediti così raccolti alimenteranno le ricerche dei vulcanologi per i prossimi anni.

Questa spedizione è stata finanziata da una parte delle entrate derivanti dalla vendita degli orologi in edizione limitata Blancpain Ocean Commitment III, che una volta di più conferma l’impegno del marchio svizzero per l’ambiente. Come detto, il legame con il mondo subacqueo è ben illustrato dal modello Fifty Fathoms Bathyscaphe, nato nel 1956 con l’obiettivo di proporre un orologio da immersione dalle dimensioni adatte per essere portato tutti i giorni.Unendo le caratteristiche sportive e le indicazioni del giorno della settimana, del mese e della data, il modello Bathyscaphe Quantième Complet rafforza il concetto di utilità quotidiana, per il quale è nato il primo Bathyscaphe. Le informazioni del quadrante sono completate dalle fasi lunari posizionate in una larga finestrella a ore 6. Del diametro di 43 mm e impermeabile fino a 30 bar (circa 300 m), un evergreen che adesso torna in due versioni: un modello in oro rosso con quadrante blu sfumato e uno in titanio con quadrante antracite.

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