Il Borussia Dortmund sta facendo il solito mercato pirotecnico

Sono andati via Haaland, Witsel e Zagadou, ma nel frattempo la squadra è stata rinforzata con ben sette giocatori.

Da anni, anzi praticamente da sempre, chi ama il calciomercato e il suo racconto ha un punto di riferimento assoluto nel calcio europeo: il Borussia Dortmund, vale a dire un club sempre molto attivo sia per quanto riguarda le operazioni in entrata che quelle in uscita. E anche in questa prima parte d’estate le cose stanno andando come al solito: sono passati praticamente due mesi dal primo annuncio dell’addio di Haaland, ratificato poi in maniera definitiva a metà giugno, e da allora il BVB ha concluso ben sette operazioni, non tutte così importanti, ma che stanno cambiando profondamente il volto della squadra affidata a Edin Terzic, 39enne neoallenatore giallonero – in realtà aveva già guidato il Borussia come traghettatore tra l’addio di Favre e l’arrivo di Rose, ma ora comincerà a lavorare con la squadra fin dall’inizio della stagione. Insomma, a Dortmund stanno rispettando la tradizione, vale a dire operare secondo una strategia sell-to-improve, vendere per reinvestire e migliorare: al posto di Haaland sono arrivati già due attaccanti, Haller e Adeyemi, e oltre a loro sono stati acquistati anche Schlotterbeck, Süle e poi Ozcan, Lotka e Meyer.

Cominciamo, inevitabilmente, a parlare di Haller e Adeyemi: entrambi sono stati presi per riempire il vuoto lasciato da Haaland, e si tratta di una strategia intelligente. Non perché servissero due calciatori per rimpiazzare il fenomeno norvegese, ma perché si tratta di due attaccanti differenti per età (Haller ha 28 anni e Adeyemi ne ha 20) e quindi per esperienza, per caratteristiche e quindi inclinazioni tecnico-tattiche, che potranno integrarsi tra loro, dando nuove opportunità a Terzic, che a parte loro dovrà gestire anche lo sviluppo di Malen, Moukouko e Reyna, tutti talenti offensivi brillanti ma ancora da inquadrare in maniera definitiva. Anche dal punto di vista economico la tripla operazione in attacco sembra poter portare dei vantaggi: i 60 milioni incassati per Haaland, in attesa di capire quanti e quali bonus si attiveranno nel corso della sua esperienza al City, hanno sovvenzionato entrambi i colpi in entrata. Ovviamente Haaland resta Haaland, ovvero il miglior centravanti puro del mondo, ma si può dire che la sua eredità è stata gestita in modo intelligente.

Così come è stato fatto in difesa: l’addio di Zagadou a parametro zero è stato compensato con un grande affare sempre a parametro zero, ovvero l’acquisto di Süle dal Bayern Monaco, e dall’acquisto di Nico Schlotterbeck, 22enne centrale – ma anche terzino sinistro, all’occorrenza – reduce da un’ottima stagione con il Friburgo e dalle prime gare giocate con la Nazionale tedesca, con cui ha esordito a marzo. Per lui, il BVB ha investito una ventina di milioni di euro. Insomma, anche in questo caso due ingressi importanti per un’uscita, anch’essa di rilevo. A centrocampo, il confronto tra acquisti e cessioni non sembra così positivo, se consideriamo che Witsel è andato via a scadenza di contratto ed è stato rimpiazzato da Salih Ozcan, ex del Colonia arrivato per cinque milioni di euro. Non proprio un colpo a sensazione, anche se in ogni caso parliamo di uno dei più grandi protagonisti della vittoria della Germania agli Europei Under 21 di un anno fa, e del miglior giocatore Under 19 della stagione 2017: insomma, di un calciatore che non è ancora esploso ai massimi livelli e che potrà sicuramente inserirsi nelle rotazioni di Terzic accanto a Bellingham, Dahoud, Emre Can. Gli arrivi di Lotka e Meyer, anche perché entrambi sono portieri, hanno fatto e faranno sicuramente meno rumore, ma anche in questo caso si tratta di operazioni intelligenti: gli addii di Burki, trasferitosi in MLS, e di Hitz permetteranno a Kobel di confermarsi titolare indiscusso, ma era necessario rinforzare il contingente alle sue spalle. Anche in questo caso, quindi, il Borussia sembra aver lavorato in maniera intelligente.