La netta vittoria del Manchester United contro il Liverpool, in Thailandia

La squadra di Ten Hag ha vinto con il risultato di 4-0 contro quella di Klopp.

Una delle squadre più attese di questa nuova stagione al via è sicuramente il Manchester United. O meglio: c’è sempre attesa intorno ai Red Devils, solo che quest’anno sembra essere quello buono per una vera rifondazione, dopo il progetto metà storico e metà innovativo costruito da Solskjaer – che prima sembrava poter riportare lo United a essere un top club credibile e poi è miseramente fallito. L’arrivo di Erik ten Hag in panchina ha tutte le sembianze di un tentativo per riportare ordine – quantomeno tattico – a Old Trafford, e in questo senso le prime indicazioni sono state davvero molto positive. Sì, perché il Manchester United ha affrontato il Liverpool in un’amichevole giocata a Bangkok e ha vinto per 4-0 contro la squadra di Jürgen Klopp. Il primo tempo si è addirittura concluso col risultato di 3-0 in favore della squadra di Ten Hag, con gol realizzati da Sancho, Fred e Martial. La rete che ha fissato il risultato finale è arrivata nella ripresa grazie a Facundo Pellistri, ventenne attaccante uruguaiano reduce da una stagione in prestito in Spagna, al Deportivo Alavés.

Ovviamente la partita e il risultato vanno pesati per quello che sono, vale a dire il frutto di una delle prime amichevoli estive giocate all’estero, nel corso di uno di quei tour che i giocatori non apprezzano particolarmente – per usare un eufemismo. Inoltre, ieri in campo c’era una netta differenza tra le squadre schierate da Ten Hag e Klopp: il tecnico olandese ha disegnato un undici titolare che potrebbe tranquillamente essere quello definitivo, in quanto era composto da De Gea, Dalot, Varane, Lindelof, Shaw, McTominay, Fred, Sancho, Bruno Fernandes, Rashford e Martial; dall’altra parte del campo, invece, Klopp ha schierato una formazione iniziale con molti giovani – i vari Mabaya, Chambers, Morton, Elliott, il nuovo acquisto Fabio Carvalho – e in panchina c’erano, tra gli altri, Salah, Van Dijk, Konaté, Thiago Alcántara, Robertson, Alexander-Arnold, Darwin Núñez. Insomma, tutte le stelle più luminescenti del firmamento Reds. Detto questo, però, la prestazione dello United è stata davvero incoraggiante. Al punto che il Guardian ha azzardato un paragone quantomeno scomodo: «Lo United, apparso fin da subito più agile rispetto alla scorsa stagione, è sembrata una squadra vicina alla varietà geometrica che Guardiola ha imposto al Manchester City, piuttosto che un’entità alla ricerca del contrattacco veloce come quelle disegnate da Ten Hag». Anche lo stesso tecnico olandese ha spiegato che «abbiamo commesso molti errori nel pressing, più di quanto immaginiamo. Ma abbiamo dimostrato di avere molta creatività e velocità in avanti, e di saper giocare in modo coraggioso, proattivo. Non dobbiamo farci illudere da questa prestazione e da questo risultato, ma abbiamo del potenziale».

In effetti, riguardando i gol dello United, è visibile una certa tendenza a muovere il pallone in maniera sofisticata, soprattutto nella fase di costruzione e rifinitura: la rete iniziale di Sancho è arrivata al termine di una lunga azione iniziata a sinistra dall’ex Borussia Dortmund e da Shaw sulla sinistra, proseguita a destra con le sovrapposizione degli interni e degli esterni di parte, conclusa con un cross di Bruno Fernandes ribattuto malissimo da Mabaya e poi con un tiro sul secondo palo di Sancho. Quello di Fred alla mezz’ora è stato il gol tecnicamente più bello: dopo una veloce ripartenza dello United condotta anche per merito di un intelligente movimento di Martial ad accorciare il campo, il centrocampista brasiliano si è trovato nella posizione ideale per battere a rete dalla media distanza, ma ha preferito superare Alisson con un dolcissimo pallonetto. Il terzo gol di Martial è nato da un errore in costruzione di Rhys Williams, che ha regalato il pallone all’attaccante francese. Nella ripresa, dopo l’inevitabile girandola di cambi, Pellistri ha segnato il quarto gol dopo una bella azione di ripartenza in campo aperto della squadra di Ten Hag.

Il gol di Fred

Anche Espn ha parlato di «un inizio da sogno» per Ten Hag allo United, mentre The Athletic ha notato già alcuni cambiamenti tattici significativi rispetto all’anno scorso: il posizionamento più ambizioso di De Gea, le posizioni invertite di Sancho e Rashford – il primo a sinistra, il secondo a destra – sulla linea dei trequartisti, l’aderenza di Martial alle richieste, alle idee, alle inclinazioni dell’allenatore olandese. Insomma, la prima uscita della preseason dello United ha mostrato che il nuovo progetto dei Red Devils ha quantomeno un senso, ha già portato un trofeo non ufficiale – alla squadra vincitrice di questa amichevole sarebbe ed è andata la Bangkok Century Cup – e, cosa più importante, ha dato una sferzata d’entusiasmo a una squadra-società che da anni vive una profonda crisi di identità, che dovrà fare i conti col caso-Ronaldo e con la sua eventuale sostituzione, e che finora ha concluso un solo affare sul mercato, neanche di primo piano – l’acquisto del terzino Malacia dal Feyenoord.