Federico Redondo, figlio di Fernando, ha debuttato nell’Argentinos Juniors

Ha 19 anni e gioca nello stesso ruolo di suo padre.

Pochi calciatori degli anni Novanta hanno acceso la fantasia degli appassionati come Fernando Redondo, meraviglioso centrocampista del Real Madrid, della Nazionale argentina e del Milan, anche se la sua esperienza in Italia è stata a dir poco condizionata dagli infortuni. Redondo è stato per anni uno dei calciatori più moderni e belli da vedere del calcio mondiale, grazie a una tecnica raffinatissima, alla sua intelligenza tattica superiore, a un fisico possente eppure aggraziato, all’eleganza innata nelle giocate, nell’incedere. Redondo si è formato come atleta nel vivaio dell’Argentinos Juniors, uno dei più prolifici del Sudamerica: lo stesso in cui è cresciuto suo figlio Federico, nato a Madrid nel 2003 – quindi durante la permanenza di suo padre in Italia – e legato al club di Baires fino al 2023, in virtù di un contratto firmato a dicembre scorso. Per Federico Redondo, che gioca nello stesso ruolo di suo padre e ha già indossato per due volte la maglia dell’Argentina Under 20, è arrivato anche il momento dell’esordio in rima squadra: contro il Tigres, in una gara di campionato, il tecnico dell’Argentinos Gabriel Milito – fratello di Diego ed ex difensore centrale del Barcellona e della Selección – l’ha fatto entrare in campo per l’ultimo minuto di recupero al posto di Nicolás Reniero. Il fatto che ciò sia avvenuto in uno stadio intitolato a Diego Armando Maradona rende tutto ancora più suggestivo.

L’Argentinos stava vincendo e avrebbe vinto la partita per 2-1, ovviamente Redondo ha avuto giusto il tempo di tentare una conclusione piuttosto velleitaria da fuori area, ma il fatto che abbia esordito a 19 anni e i buoni report sulla sua carriera giovanile – secondo il quotidiano argentino Diario Olé si tratta di un giocatore «con una certa forza fisica, una buona visione di gioco e una classe che sembra ereditaria», con ovvio riferimento a suo padre Fernando – fanno ben sperare per il futuro.  Se vogliamo proprio crogiolarsi nell’hype misto a nostalgia, sotto c’è un tweet che riprende Federico Redondo nel corso di una partita del campionato giovanile mentre si diverte a superare il pressing di due giocatori avversari con altrettanti colpi di tacco – ricordiamo che suo padre è ricordato in tutto il mondo per il cosiddetto taconazo, un sublime colpo di tacco che, nel corso di una partita di Champions League tra il Manchester United e il suo Real Madrid, gli permise di superare Berg e di servire un assist a porta vuota a Raúl. Redondo è anche il secondo calciatore nato su suolo spagnolo a esordire nell’Argentinos Juniors: il suo unico predecessore si chiama José Cuiñas Rodríguez, e non ha avuto una gran carriera. Visto il dna e le qualità anche solo potenziali di Redondo, è plausibile credere che possa fare molto meglio.

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