Due grandi agenzie di calciatori si sono unite, e ora niente sarà più come prima

La CAA Base ha assorbito la ICM Stellar Sport, e ora oltre 250 giocatori di prima divisione sono seguiti dagli stessi procuratori.
di Redazione Undici 25 Luglio 2022 alle 11:44

In questo preciso momento storico, Heung-min Son è uno dei giocatori più importanti del pianeta. L’attaccante sudcoreano del Tottenham non ha solo vinto – a pari merito con Momo Salah – la classifica cannonieri dell’ultima Premier League, un successo che già da solo lo collocherebbe nell’olimpo dei migliori calciatori in senso assoluto, ma è anche un catalizzatore di interesse, un idolo per un’intera generazione di suoi connazionali e di asiatici, che mai prima d’ora avevano avuto un giocatore così forte da seguire, per cui fare il tifo. L’impatto culturale dell’uomo e dell’atleta si è percepito chiaramente durante l’ultima tournée degli Spurs in Corea: in ogni tappa e in ogni manifestazione, i giocatori di Conte e lo stesso Son sono stati acclamati per non dire venerati, con ovvio ritorno di immagine che diventa ritorno economico per le casse della società. Son è anche uno degli uomini di punta dell’agenzia CAA Base Ltd, che secondo Transfermarkt detiene la procura di 557 calciatori – di cui 110 che militano in campionati di prima divisione in tutto il mondo – per un portafoglio di valore pari a 848,76 milioni di euro. Sì, esatto: si tratta di una delle agenzie più grandi e quindi influenti del mondo, ma il punto è che ora è destinata a crescere ancora. Dagli Stati Uniti, infatti, è arrivata la notizia dell’acquisizione, da parte di CAA, di un’altra agenzia di procure: la International Creative Management Partners (ICM).

Basterebbe la semplice cifra investita – 750 milioni di dollari – per restituire l’importanza dell’operazione. Ma c’è anche tanto altro, per esempio la lista di giocatori seguita dalla divisione sportiva di ICM – ICM Stellar Sport – e il loro valore di mercato: sempre secondo Transfermarkt, parliamo addirittura di 806 calciatori sotto contratto, di cui 246 militanti in club di prima divisione, per un valore complessivo di 1,47 miliardi di euro; i nomi più riconoscibili di questo elenco sono quelli di Grealish, Camavinga, Konaté, Bale, Szczesny. Insomma, parliamo di due grandi colossi che si sono uniti, e quindi di un cambiamento epocale per il mondo del calcio. A spiegarlo è stato Bryan Lourd, uno degli uomini-chiave di CAA: «Ci siamo resi conto che era il momento giusto per questa fusione», ha detto a The Athletic. «Non aveva più senso competere l’uno contro l’altro, piuttosto ora vogliamo costruire l’agenzia del futuro».

Da un punto di vista strettamente calcistico, i nomi e le cifre di Transfermarkt danno una percezione sbagliata. Nel senso: com’è possibile che sia stata CAA ad acquistare ICM Partners anche se quest’ultima ha le procure di più giocatori, e di giocatori più importanti? Il punto è che i rapporti di forza in altri settori sono inversi: parliamo di cinema, televisione, intrattenimento in senso lato, star dei social e così via. È qui che CAA, fondata nel 1975 a Beverly Hills, è molto più forte rispetto a ICM. Anzi, proprio il fatto che ICM sia diventata una delle agenzie calcistiche più influenti del mondo – dopo che ha assorbito, nel 2019, la Stellar Sport creata nel 1994 da Jonathan Barnett e David Manasseh, procuratori che operano principalmente nel Regno Unito – ha spinto gli americani a completare questa operazione. Vista l’importanza di questa fusione, è stato necessario aspettare un pronunciamento positivo da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che è arrivato il mese scorso dopo che l’accordo era stato raggiunto poco meno di un anno fa. Difficile fare altrimenti, se consideriamo che parliamo di due aziende con 3mila dipendenti totali sparsi in 25 Paesi del mondo.

Il calcio internazionale, insomma, deve prepararsi a un enorme cambio di prospettive. Secondo quanto raccolto da The Athletic, almeno inizialmente le due agenzie dovrebbero restare indipendenti tra loro, ma è impossibile  non pensare che ci possano essere dei cambiamenti significativi di politiche e strategie. Ma questo come potrebbe incidere sulle dinamiche di mercato? E sul rapporto triangolare tra club, calciatori e agenti? La prima considerazione, inevitabile, è che un colosso così grande sia destinato a prendersi gran parte dello spazio disponibile: un anonimo procuratore di una piccola agenzia ha detto a The Athletic che «questo accordo spazzerà via la concorrenza: se hai centinaia e centinaia di giocatori, sarà difficile lavorare sia per i club che per noi agenti, visto che alla fine tutti si ritroveranno ad avere a che fare sempre con le stesse persone». D’altra parte, questo evidente rischio di entrare in un monopolio di fatto potrebbe portare molti calciatori a cercare qualcosa di diverso, un rapporto più personalistico e quindi dedicato con un procuratore o un’agenzia. In questo senso, The Athletic ha raccolto la testimonianza del genitore di un giovane giocatore di Premier League che ha rifiutato l’approccio di CAA Base e ICM Stellar per rivolgersi a un agente indipendente. «La priorità principale», ha detto, «era trovare una persona che seguisse la carriera e avesse a cuore gli interessi di mio figlio, non solo i suoi: una cosa impossibile con un’agenzia di grandi dimensioni». Non possiamo ancora sapere quale tendenza si affermerà di più, ciò che è certo è che il calciomercato, dopo questa fusione, non sarà più lo stesso.

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