Ronaldo il Fenomeno è piuttosto bravo anche come presidente

Ha riportato il Valladolid nella Liga, poi ha risanato il Cruzeiro e ora ha anche centrato la promozione nella Série A brasiliana.

Tra tutti i grandi Paesi calcistici del mondo, il Brasile è quello in cui i grandi club sono più a rischio: succede spesso che delle squadre insospettabili, cioè molto forti, finiscano incredibilmente in seconda divisione o comunque in zona retrocessione. In questo senso basti pensare che nel Campeonato Brasileiro Série B 2022 ci sono Cruzeiro, Vasco da Gama e Gremio, tutte società campioni del Sudamerica negli ultimi 25 anni. Una di queste, il Cruzeiro, ha riconquistato il suo posto massima divisione tre anni dopo averla perduto per la prima volta, e uno dei grandi protagonisti di questo successo si chiama Luís Nazário de Lima, che tutti al mondo conoscono come Ronaldo. Che, giusto per chiarire la dimensione storica della cosa, ha iniziato a giocare a calcio proprio nel Cruzeiro, e da meno di un anno – il closing è stato firmato il 18 dicembre 2021 – possiede il 90% delle azioni del  club.

Subito dopo la promozione, Ronaldo si è detto molto felice e orgoglioso. Non solo del successo sportivo in sé, ma anche del modo in cui è arrivato, del lavoro fatto per raggiungere questo traguardo: «Sono senza parole, devo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo successo, dai dirigenti ai tifosi, dallo staff tecnico fino ai giocatori: in soli nove mesi abbiamo ricostruito una grande realtà», ha scritto il Fenomeno sul suo profilo Instagram. In effetti il Cruzeiro veniva da anni davvero difficili: la retrocessione in Série B aveva accentuato una profondissima crisi economica, e solo l’arrivo di Felipão Scolari, a ottobre 2020, aveva scongiurato la caduta nella terza serie della divisione brasiliana. L’arrivo di Ronaldo ha cambiato le cose: il taglio dei costi e l’attuazione di un nuovo modello di gestione hanno risanato un po’ il bilancio, che a dicembre segnava una perdita di circa un miliardo di real, 188 milioni di euro al cambio attuale; il nuovo allenatore – Paulo Pezzolano, 39enne uruguagio proveniente dal Pachuca – ha dato alla squadra un gioco convincente e redditizio, al punto che la certezza matematica della promozione è arrivata con sei gare ancora da disputare, un record nella storia della Série B.

Il lavoro fatto al Cruzeiro ha fruttato un bel ritorno d’immagine per Ronaldo: non che ne avesse bisogno, visto che la sua fama è ancora planetaria, ma resta il fatto che l’edizione brasiliana di Forbes gli ha dedicato la copertina, e ha parlato della sua gestione usando la locuzione «shock finanziario», anticipando che quanto successo nel club di Belo Horizonte «potrebbe sancire la nascita di un modello virtuoso per tutte le società del Paese». Ronaldo ha iniziato la sua nuova carriera da dirigente sportivo sette anni fa, con l’acquisto delle prime quote del Fort Lauderdale Strikers, club statunitense iscritto alla lega NASL; nel settembre 2018 è diventato azionista di maggioranza del Real Valladolid, avendo rilevato il 51% delle quote del club. Da allora, il Valladolid ha conquistato due salvezze e la recente promozione in Liga, intervallate inevitabilmente da una retrocessione e da una stagione vissuta in Segunda División. È evidente che questa esperienza – ormai consistente – nel calcio europeo abbia dato al Fenomeno gli strumenti necessari per fare bene in un contesto economico-sportivo come quello del Brasile, per riportare il Cruzeiro là dove merita di essere, per la sua storia, per il suo blasone.