È stato Toni Kroos a mandare Rüdiger in area avversaria per fare gol

Il gol del pareggio del Real Madrid contro lo Shakhtar è nato da un'intuizione del centrocampista tedesco.

Con il pareggio ottenuto a Varsavia contro lo Shakhtar, il Real Madrid ha ottenuto la qualificazione anticipata agli ottavi di finale. Le Merengues hanno superato la fase a gironi per la 26esima volta su altrettante partecipazioni al torneo da quando ha questa formula, e per la 25esima stagione consecutiva – in entrambi i casi si tratta di un record assoluto. Il merito, in questo caso, va ad Antonio Rüdiger: il difensore tedesco ha segnato il gol dell’1-1 al minuto 95′, dopo che lo Shakhtar era passato in vantaggio in apertura di ripresa; tra l’altro Rüdiger si è anche immolato – letteralmente – per la sua squadra: subito dopo aver deviato di testa il pallone che poi sarebbe finito in rete, è stato colpito involontariamente dal portiere Anatoliy Trubin, che gli ha causato una ferita molto profonda. Secondo So Foot, sono serviti addirittura venti punti di sutura per medicare Rüdiger.

Il gol del Real Madrid è dunque arrivato grazie a una delle più classiche mosse della disperazione che si possono fare su un campo da calcio: spostare un difensore centrale – un giocatore che di solito è molto alto e/o bravo di testa – all’attacco per aumentare la presenza in area di rigore avversaria. Succede spesso, succede da sempre, in alcuni casi – sui calci d’angolo, soprattutto – addirittura i portieri seguono i loro compagni di reparto. Ieri sera a Varsavia le cose sono andate in modo davvero particolare: non è stato Carlo Ancelotti a suggerire a Rüdiger di avanzare, di trasformarsi in centravanti aggiunto, piuttosto Toni Kroos. A un certo punto, all’inizio del tempo di recupero, il centrocampista tedesco ha platealmente urlato al suo connazionale di abbandonare il suo posto in difesa e di piazzarsi nell’area dello Shakhtar. Pochi istanti dopo l’ha servito con un cross precisissimo, solo che la sua deviazione è finita fuori di poco.

Un’idea perfetta, un cross perfetto

Come si vede chiaramente da questo video, l’idea di far avanzare Rüdiger è venuta a Kroos pochi secondi dopo che era scattato il minuto 92′. Come se avesse già visto, nella sua testa, ciò che sarebbe successo non una, ma due volte, nel giro di tre minuti. Sotto potete rivedere l’azione che si è sviluppata e conclusa 180 secondi dopo, più o meno: l’unica differenza è che stavolta Rüdiger era già lì, in area avversaria, dove Kroos l’aveva spostato pochi istanti prima. Come se fosse un pezzo degli scacchi. Come se lui, Kroos, fosse l’allenatore del Real Madrid e invece è solo uno dei migliori centrocampisti del mondo, forse anche della storia.