Upamecano si è allenato con un cantante d’opera per poter urlare in campo con i suoi compagni

Il difensore del Bayern, da ragazzo, aveva anche dei problemi di balbuzie.
di Redazione Undici

Dayot Upamecano è alla seconda stagione come giocatore del Bayern, e l’anno scorso è stato uno dei più criticati dopo l’eliminazione in Champions – ai quarti di finale – dopo il doppio confronto col Villarreal. In realtà il difensore francese ex Lipsia ha avuto un rendimento non proprio eccellente lungo tutta la stagione, ma quest’anno le cose sembrano essere molto migliorate. Anche in passato era andata così: da ragazzino, Upamecano aveva grande talento ma faceva fatica a imporsi, ed è per questo che ha lavorato su tanti aspetti per poter sbocciare – si può dire che sia andata bene, in fondo gioca in una delle squadre più forti del mondo e potrebbe essere convocato per i Mondiali in Qatar. Questo potenziamento non ha riguardato solo aspetti di campo, come ci si potrebbe aspettare, ma anche la voce. Sì, esatto, avete letto bene: Upamecano ha allenato la sua voce per giocare meglio a calcio.

È stato lo stesso difensore francese del Bayern a confessarlo in un’intervista rilasciata a L’Équipe: «Da ragazzo, avevo difficoltà a comunicare con i miei compagni quando ero in campo. Per questo ho deciso di lavorare con un professionista per alzare il mio tono di voce nella maniera giusta. E per poter continuare a farmi sentire per 90 minuti senza perdere intensità. In questo modo avrei potuto guidare la difesa». Per migliorare in questo aspetto così particolare, Upamecano si è rivolto a un professionista: «Un cantante che faceva l’opera. E che mi ha fatto fare diversi esercizi per potenziare la voce, tra cui anche qualcosa a livello di canto». A pensarci bene, era inevitabile.

I problemi comunicativi di Upamecano erano anche legati alla balbuzie di cui era affetto quando era piccolo. Lo ha confermato proprio lui in un’altra intervista, più vecchia, rilasciata al quotidiano Le Parisien: «Ho subito molte prese in giro, quando andavo a scuola, perché non riuscivo a esprimermi correttamente. Non è stato facile, ma poi con gli anni sono riuscito a cancellare certi imbarazzi: lo sguardo e il giudizio degli altri può pesare molto quando sei giovane, ma poi per fortuna le cose cambiano. Io mi sono allenato molto, fin quando non ho fatto progressi: superare certi problemi è solo un fatto mentale».

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