Il miglior video per annunciare le convocazioni l’ha fatto l’Uruguay

Un viaggio per tutte le zone del Paese.

Quasi tutte le Nazionali qualificate ai Mondiali hanno reso noto e quindi ufficializzato la loro lista dei convocati per il torneo che inizierà tra una settimana in Qatar. Sui social media, e pure sulle piattaforme tradizionali, tutte le media house delle varie Federazioni si sono sbizzarrite per trovare un modo originale – o comunque coinvolgente – per questo contenuto così atteso dai loro tifosi, ma anche dagli appassionati di tutto il mondo. In fondo il Mondiale è un appuntamento irrinunciabile per tutti, anche per chi – come noi italiani, purtroppo – non avrà la propria Nazionale ai blocchi di partenza. Tra tutte le idee, una delle più emozionanti è stata sicuramente quella della Federcalcio uruguagia, che ha lavorato con il Ministero del Turismo per creare un video di grande impatto emotivo.

In questo montaggio, fondato su una musica epica, il ct Diego Alonso – che ha sostituito il monumento Tabárez – si siede a una scrivania e guarda una cartina politica dell’Uruguay. Poi comincia a far scorrere lo sguardo e le dita sui vari departamentos che compongono il Paese, fino a fermarsi nei luoghi dove sono nati i giocatori. Da qui lo scenario cambia, le immagini arrivano proprio dalla città o dai comuni in questione – Salto per Cavani e Suárez, Rosario per Diego Godín, Montevideo per Mathias Olivera e così via – e mostrano i paesaggi, gli abitanti e anche le tradizioni locali. Finché, alla fine, non compare la maglia Celeste con il nome del giocatore in questione. Il video si conclude con delle riprese fatte nello stadio Centenario di Montevideo, in cui ci sono i tifosi che sostengono la Nazionale, e poi scorrono quattro frasi in sovraimpressione: 26 jugadores – 3 miliones de hinchas – Un sueño – Somos El Fútbol.

Ora godetevelo

Il video, probabilmente, serve anche a distrarre un po’ dal fatto che l’Uruguay sembra avere la stessa squadra ormai da decenni. E in fondo è proprio così: Alonso ha convocato addirittura sei Over 35 – Godín, Muslera, Cavani, Suárez, Cáceres e il portiere di riserva Sosa – con l’idea di farne ancora i leader tecnici e carismatici della Celeste. In realtà dietro e accanto a queste istituzioni del calcio uruguagio ci sono molti altri giocatori di buon livello, tutt’altro che stagionati: Darwin Núñez del Liverpool, Mathias Olivera del Napoli, Giménez dell’Atlético Madrid, Bentancur del Tottenham e Valverde del Real Madrid, giusto per fare i nomi di quelli che si sono già affermati in Europa. Insomma, l’Uruguay è una squadra da seguire in questo Mondiale, anche perché è inserita in un girone abbordabile, con Portogallo, Corea del Sud e Ghana: gli ottavi sembrano alla portata, dopo si vedrà.