Il Real Madrid si è qualificato per le semifinali di Coppa del Re dopo aver avuto la meglio in un derby tiratissimo contro l’Atletico: dopo il vantaggio dei colchoneros firmato Morata, la squadra di Ancelotti ha prima pareggiato a dieci minuti dalla fine con Rodrygo, e poi nei supplementari ha trovato la vittoria con le reti di Benzema e Vinicius.
Il gol di Rodrygo, in particolare, è da sobbalzare sulla sedia: l’attaccante brasiliano ha raccolto palla sulla trequarti, in mezzo a un nugolo di giocatori avversari, quindi ha sprintato fino all’area di rigore, superando due difensori dell’Atletico, si è spostato con la palla con la suola per eludere l’intervento di un terzo avversario, e infine con un tocco sopraffino di esterno ha battuto Oblak sul primo palo.
La rete è stata messa a segno al minuto 79, per dirla in altre parole negli ultimi 15 minuti di gioco: è il momento in cui Rodrygo preferisce segnare, diventando, in qualche modo, l’uomo del destino del Real Madrid. Con la camiseta blanca, il brasiliano ha segnato 27 volte, e dodici di questi gol sono arrivati proprio negli ultimi 15 minuti – il 44 per cento. Certo, molto spesso Rodrygo entra dalla panchina, quindi è più facile che il suo contributo realizzativo arrivi nelle battute finali dei match piuttosto che all’inizio: resta una statistica importante, che sottolinea da un lato la profondità della rosa a disposizione di Ancelotti, dall’altro la capacità di decidere di un giocatore che, non va dimenticato, ha appena compiuto 22 anni.
A proposito di gol decisivi, il pensiero corre certamente alla scorsa campagna di Champions, quando contro il City Rodrygo segnò i gol dell’1-1 e del 2-1 a tempo scaduto, uno dopo l’altro: una doppietta che costrinse il City, praticamente certo della qualificazione in finale, a giocarsi i supplementari, finendo poi eliminato dopo la rete di Benzema. Quest’anno, invece, i gol di Rodrygo nella zona calda dei match sono stati quattro: oltre a quello contro l’Atletico, il brasiliano ha segnato tre gol poco prima o oltre il novantesimo, anche se non rilevanti (il 2-3 contro il Lipsia, il 4-1 contro il Maiorca e il 3-1 contro il Barcellona).