LeBron James è diventato il miglior realizzatore nella storia Nba: un primato che ha raggiunto nell’ultima partita contro gli Oklahoma Thunder, quando “The Chosen One” ha sorpassato i 38.387 punti che aveva realizzato un’altra leggenda dei Lakers, Kareem Abdul-Jabbar. Ora LeBron è davanti di tre punti, e ovviamente potrebbe ancora aumentare il suo score. Per esempio, potrebbe essere il primo cestista Nba a raggiungere la quota di 40mila punti: gli servirebbero altri 1610 punti. Quanto tempo gli servirebbe? Beh, non molto: potrebbe bastargli anche una sola altra regular season, se andasse a una media di venti punti a partita – una media che LeBron ha sempre superato in carriera, quella di quest’anno è di 27,1 punti per partita.
Dietro il quattro volte campione Nba, nella classifica di recordman di punti c’è appunto Abdul-Jabbar – che ha occupato il primo posto per 39 anni, quando aveva superato Wilt Chamberlain – e a seguire il meglio del meglio della storia della pallacanestro americana: Karl Malone, Kobe Bryant, Michael Jordan, Dirk Nowitzki, Wilt Chamberlain. Con James, sono i sei giocatori che hanno raggiunto almeno 30mila punti in carriera.
Il tiro del sorpasso è arrivato con un tiro da due punti, nel corso del terzo quarto della gara contro i Thunder: un momento, ovviamente, immortalato da tutti. Quando diciamo tutti, lo intendiamo in modo praticamente letterale: c’è uno scatto che inquadra il pubblico dell’arena alle spalle del canestro, con ognuno con smartphone pronto a fotografare il momento storico. Un’immagine sicuramente suggestiva, che dice anche qualcosa a proposito del nostro rapporto con il nostro impulso di conservare certi momenti nell’archivio del nostro telefono. A ben guardare, a fotografare il canestro sono tutti, meno uno: Phil Knight, fondatore di Nike, t-shirt e giacca scura, seduto in prima fila.
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— NBA on ESPN (@ESPNNBA) February 8, 2023