Il fair play dei Rangers dopo un gol che non si doveva segnare

Ecco come si risolve un malinteso su un infortunio e su una rimessa laterale.

In un’anonima notte di Scottish Cup, non proprio la manifestazione più esaltante del mondo, i Rangers Glasgow e il Patrick Thistle – un’altra squadra di Glasgow, decisamente meno famosa rispetto ai Gers e al Celtic – hanno fatto parlare di sé per una di quelle situazioni che, nel calcio, succedono di quando in quando ma fanno sempre notizia: un gol concesso senza opposizione dopo un altro gol che, eticamente, non si doveva realizzare. Spieghiamo velocemente: al minuto 70′, un giocatore dei Rangers – Malik Tillman, attaccante classe 2002 in prestito dal Bayern Monaco – resta a terra dopo un contrasto di gioco e i suoi compagni mettono la palla fuori; sulla rimessa laterale successiva, lo stesso Tillmann pressa i suoi avversari, ruba la palla e poi va a segnare dopo aver scartato il portiere. Inevitabilmente scatta la colluttazione, visto che il Patrick Thistle stava restituendo il pallone ai suoi avversari: Tillmann viene aggredito dagli avversari per il suo comportamento, arrivano i suoi compagni di squadra e l’attaccante dei Rangers sembra davvero spaesato, il suo volto e la sua gestualità sembrano dire “non l’ho fatto apposta, non avevo capito cosa stesse accadendo”.

Dopo che l’arbitro è riuscito a riprendere il controllo del match, utilizzando anche lo strumento del cartellino giallo, il Patrick Thistle fa ripartire il gioco a centrocampo. Scott Tiffoney, attaccante 24enne nato proprio a Glasgow, può andare liberamente verso la porta avversaria: i giocatori del Rangers e il loro allenatore hanno deciso di far segnare gli avversari, come a voler confessare di essere stati vittima di un equivoco. Tiffoney così arriva di fronte al portiere avversario, lo supera e deposita il pallone nella porta vuota; pochi istanti dopo, il tecnico del Patrick Thistle stringe la mano a Micheal Beale, managers dei Rangers, per congratularsi del suo comportamento. Qui, in questo video, c’è tutta la sequenza completa:

Nel postpartita, Beale si è espresso in modo piuttosto chiaro su quello che è successo in campo: «È stato un grosso malinteso: Malik si infortuna e noi giochiamo la palla fuori. Malik è a terra, non si rende conto che abbiamo buttato la palla fuori. Quindi, quando si alza, pensa che si tratti di una semplice rimessa laterale per il Partick Thistle. Allora pressa in maniera innocente e poi va in porta per concludere l’azione». Dopo, Beale ha aggiunto che «non volevamo vincere la partita in questo modo, sfruttando quello che è stato un grande malinteso: da qui è nata la decisione di concedere il pareggio ai nostri avversari». A sua volta, il manager del Patrick Thistle ha elogiato Beale e i Rangers: «Da parte loro è stato un gesto di classe: sono nel calcio professionistico da quarant’anni e non ho mai visto una cosa del genere. Credo che Tillmann non si fosse accorto di quello che era successo, nessuno aveva colpe, nemmeno l’arbitro. I Rangers, però, hanno trovato il modo di risolvere la situazione».

Alla fine i Rangers hanno vinto comunque la partita: al minuto 86′, James Sands ha trovato il gol del 3-2 e così ha permesso ai Gers di accedere ai quarti di finale della Coppa di Scozia – di cui, tra l’altro, sono detentori. È per via di tutto questo che Beale, nelle interviste del postpartita, ha detto che «abbiamo fatto la scelta che si doveva fare, anche se non è stato facile. Insomma, la mia squadra ha vinto la partita nel modo giusto». Difficile dargli torto, in effetti.