Il gran gol di Giuliano Simeone contro il Leganés

Una piccola perla di tecnica e testardaggine calcistica.

Nelle ultime settimane si è parlato molto di attaccanti italiani in difficoltà, se non del tutto mancanti ad alto livello, e di italo-argentini che proveranno a sostituirli: Roberto Mancini, in vista dell’esordio nelle qualificazioni agli Europei 2024, pare abbia puntato su Mateo Retegui, centravanti del Tigre e capocannoniere del campionato argentino. Nulla di scandaloso, in fondo Retegui è nato a San Fernando – nella provincia di Buenos Aires – ma ha origini italiane, possiede il passaporto italiano e quindi è regolarmente eleggibile per la nostra Nazionale. Come lui, c’è anche un altro attaccante italo-argentino che promette e sta crescendo bene: si tratta di Giuliano Simeone, nato a Roma il 18 dicembre 2002, mentre suo padre Diego Pablo giocava nella Lazio. Esatto, stiamo parlando di un altro Cholito: Giuliano è figlio del Cholo originale e fratello di Giovanni Simeone, attaccante del Napoli – in realtà ci sarebbe anche Gianluca, anche lui attaccante, oggi nella rosa dello Xerez. Giuliano gioca dall’estate scorsa nel Real Saragozza, nella seconda divisione spagnola, anche se in realtà il suo cartellino è di proprietà dell’Atlético Madrid, e aveva già iniziato piuttosto bene la stagione. L’ultima notizia arrivata dalla Spagna suggerisce che sta continuando su questa falsariga.

L’ultimo dei sei gol in campionato, quello segnato poche ore fa contro il Leganés, è una piccola perla di qualità e testardaggine calcistica, doti che evidentemente non fanno difetto nel corredo genetico della famiglia Simeone. Tutto parte da una palla ricevuta in posizione non proprio semplice, infatti Giuliano si trova spalle alla porta e piuttosto distante dall’area di rigore. Nonostante questo, però, Giuliano non si perde d’animo: comincia a portare palla conducendola con il destro, vede uno spazio largo tra due giocatori avversari e ci si infila dentro, solo che poi la sfera prende un rimbalzo strano e gli si impenna, diventa ancora più difficile da domare, da addomesticare. La difesa del Leganés, questo va detto, non brilla per reattività e coordinazione, così Simeone ha tutto il tempo per andare a stoppare di nuovo il pallone, per aggiustarselo. È un’indecisione sfruttata benissimo: facendo tutto col destro, accarezza la palla per metterla giù e un istante dopo la sposta ancora un’altra volta, la fa passare in mezzo a due avversari e si prende quello spazio, dando quasi la sensazione di poter attraversare i corpi dei difensori. A quel punto è solo davanti al portiere Riesgo, che esce a valanga sulle sue gambe, e allora il modo più bello – ma anche più efficace – per chiudere l’azione è un delicatissimo pallonetto. Di sinistro, per altro.

Una bellissima azione personale

L’esultanza di Giuliano Simeone, appassionata e quasi commossa, ricorda quelle di suo fratello Giovanni – esattamente come le sua movenze in campo e la sua fisicità. Le mani portate alla testa, la scivolata in ginocchio sull’erba, le urla di gioia e infine l’abbraccio dei compagni raccontano un momento bello e importante, anche perché il Saragozza non vinceva dal 5 febbraio e lo stesso Simeone era reduce da un periodo d’astinenza – l’ultimo gol l’aveva segnato nell’ultima gara del 2022. Questo, però, non ha impedito al tecnico Fran Escribá, arrivato in Aragona a novembre, di schierarlo sempre da titolare, di insistere su delle qualità che ci sono, che sono evidenti, e che ora andranno testate in un contesto di livello superiore. Come detto, il cartellino di Simeone appartiene ancora all’Atlético Madrid, che l’ha ceduto in prestito secco senza obbligo e neanche diritto di riscatto. A 21 anni da compiere, Giuliano ha ancora tutto il tempo per poter provare a seguire le orme di suo fratello Giovanni. Le premesse sembrano davvero interessanti.

Foto tratta dal profilo Twitter del Real Saragozza