Un nuovo capitolo della crisi infinita di Dele Alli

La sua stagione al Besiktas è già finita, e non per infurtunio.
di Redazione Undici 17 Marzo 2023 alle 12:09

Per Dele Alli, questa doveva essere la stagione del riscatto. Del ritorno a grandi livelli. O, quantomeno, il prestito al Besiktas sarebbe servito a misurare la sua reale condizione – tecnica, fisica, psicologica, motivazionale – in un contesto meno frenetico, meno competitivo. Ecco, da questo punto di vista il fantasista inglese non ha fatto dei passi avanti. Anzi, la sua regressione è sempre più accentuata, al punto da poterla definire irreversibile. È successo tutto in poche settimane: dopo un inizio pure promettente, tra novembre e dicembre Alli è finito in panchina; poi, poco prima di Natale, è stato sostituito e fischiato dai suoi stessi tifosi durante una gara di coppa contro il Sanliurfaspor, club di terza divisione. Da allora ha giocato solo tre partite da titolare più tre spezzoni, con un solo gol segnato.

Insomma, per dirla brutalmente: Dele Alli è diventato un giocatore di secondo piano anche al Besiktas. Una fine assurda, se pensiamo che non ha ancora 27 anni – li compirà tra meno di un mese – e che fino a qualche anno fa era considerato uno dei più giovani più promettenti su scala globale. Il punto è che non si vedono strade nuove, vie d’uscita: Alli si è trasferito in Turchia in prestito con diritto di riscatto fissato a dieci milioni di euro, ma il Besiktas ha già fatto sapere all’Everton – la squadra che detiene la proprietà del suo cartellino – che non eserciterà il suo diritto per acquistarlo a titolo definitivo. Di conseguenza, Senol Gunes – tecnico del club di Istanbul – ha fatto sapere che Alli sarà escluso dalla prima squadra fino al termine della stagione. Lo riporta il quotidiano turco Takvim.

Alla base di questa decisione così drastica – in fondo il Besiktas deve ancora disputare 12 gare di campionato ed è in corsa per qualificarsi alle coppe europee del prossimo anno – non ci sarebbe solo la decisione di non riscattarlo, ma anche un rapporto ormai compromesso con Senol Gunes. Per dirla meglio: visto che il rendimento di Alli non è mai stato davvero all’altezza, Gunes l’ha progressivamente escluso dalla prima squadra e poi dai suoi progetti futuri. È stato lo stesso allenatore e spiegarlo in una recente intervista: «Dele è un calciatore che corre molto, si impegna per la squadra, ma in questo momento non riesce a essere incisivo come potrebbe, sia in fase di rifinitura che di finalizzazione. Che giochi bene o giochi male, è uno dei candidati a lasciare il Besiktas a fine anno». Ecco, probabilmente chi ha inventato il detto non c’è mai limite al peggio aveva doti di chiaroveggenza, ha guardato nel futuro e ha visto l’incredibile parabola di Alli.

>

Leggi anche

Calcio
Non riusciremo mai a liberarci di José Mourinho, che ci piaccia o meno
Troppo carismatico, troppo influente, il personaggio è sopravvissuto all'allenatore. E ora riparte dal Benfica.
di Redazione Undici
Calcio
Non sappiamo se il Liverpool è la miglior squadra del mondo, ma di certo lo è nei minuti finali delle partite
La squadra di Slot ha già stabilito un record in Premier League: nessuno è riuscito a vincere cinque partite di fila dopo il minuto 80
di Redazione Undici
Calcio
È arrivato il momento di considerare Khvicha Kvaratskhelia come uno dei migliori giocatori al mondo
Nove mesi fa è arrivato al PSG, si è imposto subito come titolare e protagonista e ha avuto un impatto da meteorite su qualsiasi avversario. Anche e soprattutto in Champions League.
di Simone Mannarino
Calcio
Un giocatore del Leeds United, Ao Tanaka, è stato scelto come testimonial per le elezioni amministrative di Kawasaki
Il giapponese è praticamente un eroe in patria e la giunta comunale della sua città natale gli ha chiesto di firmare una campagna per invogliare le persone ad andare a votare
di Redazione Undici