Una notte di festa da pazzi, a Pamplona, per l’Osasuna in finale di Copa del Rey

Migliaia di persone hanno invaso le vie di Pamplona.
di Redazione Undici

Sono le tre del mattino a Pamplona, eppure la città è invasa da una folla festante, è piena di gente che salta e balla immersa in un’unica nuvola rossa di fumogeni. Sono i tifosi dell’Osasuna che si sono riversati in Plaza Castillo, la piazza principale della città per festeggiare un risultato storico: la squadra navarra, infatti, ha raggiunto per la seconda volta nella sua storia la finale di Copa del Rey. Tra l’altro la vittoria nei quarti è arrivata contro l’Athletic Bilbao, la squadra simbolo dei vicini Paesi Baschi: l’andata a Pamplona era terminata 1-0 per i padroni di casa, il ritorno si è concluso sul risultato di 1-1; dopo l’iniziale vantaggio dell’Athletic Bilbao, siglato da Iñaki Williams, è arrivato il gol  qualificazione di Pablo Ibáñez al 116esimo minuto, a pochi istanti dalla fine dei supplementari, con un gran tiro al volo dal limite dell’area.

Subito dopo la partita sono iniziati i festeggiamenti per le vie della città, che poi sono proseguiti per tutta la notte. I tifosi hanno aspettato fino alle tre del mattino il ritorno della squadra da Bilbao, e all’arrivo dei giocatori tutti hanno iniziato a saltare, ballare e cantare i cori che si sentono risuonare sugli spalti dell’El Sadar. I calciatori, coinvolti esattamente come i tifosi, si sono fatti acclamare mentre erano all’interno del monumento a forma di chiosco presente ala centro di Plaza Castillo; il capitano David García, nato e cresciuto a Pamplona, teneva una bandiera dell’Osasuna tra le mani e sembrava fosse lui a guidare i festeggiamenti. Dopo diversi minuti di cori, proprio García ha preso un microfono e ha ringraziato tutti i tifosi: «Grazie per il sostegno e gli incoraggiamenti. Ora abbiamo bisogno di tutti voi per vincere la finale. Ci vediamo a Siviglia, Forza Rojos», ha detto. Dopo il discorso del capitano, diversi calciatori dell’Osasuna hanno preso il microfono e hanno continuato a cantare con i tifosi in piazza: «Illa, illa, illa, nos vamos a Sevilla» è stato il coro ripetuto più volte, insieme quello della tradizionale festa patronale di San Fermín a Pamplona, chiamato Riau Riau.

I festeggiamenti dei tifosi dell’Osasuna a Plaza Castilla

Come detto si tratta di un traguardo storico per l’Osasuna: la squadra navarra, infatti, aveva raggiunto solo una volta la finale della Copa del Rey, nel lontano 2005. Allora il successo nel torneo andò però al Betis, uscito vincitore (2-1) dalla finale giocata al Vicente Calderón. Il ritorno all’ultimo atto della Copa, in programma all’ Estadio de La Cartuja di Siviglia, non è però un risultato casuale: l’Osasuna, infatti, è nono in classifica a soli due punti dal settimo posto che vale l’accesso alla Conference League. Nel corso della stagione, poi, Los Rojillos hanno ottenuto risultati importanti su campi difficili, per esempio il pareggio al Santiago Bernabeu o la vittoria in cas del Siviglia. Il tecnico Jagoba Arraste ha costruito una squadra compatta, a cui è difficile segnare: con 27 gol subiti, infatti, l’Osasuna ha la quinta miglior difesa della Liga. In Copa del Rey, poi, il percorso è stato un crescendo: dopo i primi turni contro Fuentes e Arneso, due squadre di divisioni inferiori, l’Osasuna ha eliminato Gimnàstic, Betis, Siviglia e infine Athletic Bilbao. In attesa di capire se affronteranno Real Madrid o Barcellona nell’ultimo atto del torneo, in Navarra si stanno godendo la festa.

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