I club spagnoli dicono che nella Liga ci sono troppe espulsioni

In effetti gli arbitri sono davvero molto severi.

Nell’immaginario collettivo il campionato spagnolo è conosciuto per essere quello del possesso palla e delle lunghe azioni sfruttando ogni angolo del campo. Un calcio diverso da quello tattico di Serie A o fisico della Premier League, basato interamente sulla fluidità del gioco e sulla bravura delle squadre nella gestione del pallone. Sembra incredibile, ma il campionato spagnolo è anche quello in cui vengono interrotte di più le azioni dagli arbitri, spesso per sanzionare falli duri e gravi. Quest’anno, infatti, gli arbitri spagnoli sono quelli che sventolano più cartellini rossi: 112, 31 in più rispetto alla Ligue 1 e 62 in più rispetto Serie A. Seguono poi la Bundesliga, con 33 espulsioni, e la Premier League, con 28. In Liga, quindi, gli arbitri sono più propensi a comminare sanzioni disciplinari, ma in realtà si tratta di una tendenza che esiste da moltissimo tempo: nel 21esimo secolo, infatti, il campionato spagnolo è quello con il maggior numero di espulsioni, 2.667, davanti ai 2.385 cartellini rossi della Serie A e ai 2.207 della Ligue 1. Gli arbitri spagnoli, inoltre, non sono solo i più severi con le espulsioni, ma anche con con le ammonizioni: dal 2000 in poi sono stati estratti in Liga 1.383 cartellini gialli, 438 in più della Bundesliga.

Quello degli arbitri spagnoli, dunque, è un metro di giudizio che concede poco ai calciatori della Liga. Inevitabilmente, le squadre spagnole sono quelle che collezionano più espulsioni, se guardiamo alle cinque leghe top in Europa: il Betis è a quota 12 cartellini rossi in 28 partite, davanti ai rivali del Siviglia e all’Elche, con 11 espulsioni. In quarta posizione ci sono poi l’Espanyol e il Montpellier – l’unica squadra della top five che non gioca nella Liga – con nove cartellini rossi. C’è anche un altro dato che evidenzia la maggiore severità degli arbitri spagnoli: nelle 56 gare internazionali disputate quest’anno, i club della Liga hanno messo insieme zero espulsioni.

In virtù di questi numeri, era praticamente inevitabile che gli arbitri venissero criticati. Sono gli stessi club a farlo. É il caso del Siviglia, che ha scritto un comunicato ufficiale in cui ha dichiarato di sentirsi danneggiata per le tante espulsioni ricevute in questa stagione. Il club andaluso ha detto che è la seconda squadra per rossi ricevuti pur essendo solo al 14esimo posto per falli commessi nella Liga; inoltre recrimina di aver ricevuto un trattamento severo durante l’ultima partita di Liga, pareggiata per 2-2 contro il Celta Vigo. Il Siviglia scrive nel comunicato di aver commesso 11 falli nei novanta minuti e di aver ricevuto ben quattro gialli e due rossi, a differenza di soli due gialli mostrati agli avversari con nove falli commessi. Dopo aver citato questi numeri, poi, il club andaluso ha chiesto una riflessione agli arbitri sul loro metro di giudizio, accusandoli di rovinare lo spettacolo delle partite di campionato: «La Liga è il torneo europeo in cui gli arbitri mostrano più cartellini. Il paragone con la Premier League, in cui si gioca un calcio più fisico e più di contatto, parla da solo. Finora in Inghilterra, con più partite giocate che in Liga, sono stati mostrati 29 cartellini rossi, mentre in Liga più del triplo, 108».