Per Jean-Kévin Augustin, tre partite e zero gol, il Leeds dovrà pagare 46 milioni di euro

Due grossi risarcimenti per il calciatore francese e per il Lipsia, il club che era proprietario del suo cartellino.

Per alcuni anni, Jean-Kévin Augustin è stato uno dei talenti più promettenti del calcio europeo: attaccante nato a Parigi e cresciuto nel PSG, era una delle gemme del settore giovanile del club della capitale ed è stato lanciato in prima squadra ai tempi di Blanc ed Emery – e Ibrahimovic, Cavani, Di María e tanti altri. Le cose non sono andate come speravano tutti: nel 2017 l’arrivo di Neymar e Mbappé spinge il PSG a cederlo al Lipsia; in Germania, dopo una buona stagione d’esordio (12 reti complessive in 37 gare di tutte le competizioni), Augustin si perde, finisce in panchina e poi decide di tornare in Francia, al Monaco. È un’altra scelta non proprio indovinata: tredici presenze complessive e un solo gol, per altro in Coppa di Lega. A gennaio 2020, ecco un’altra occasione non sfruttata: il Leeds lo prende in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in Premier League, ma Bielsa gli fa disputare solamente tre partite di Championship, in cui ovviamente non segna e non incide. Alla fine Augustin non viene riscattato e finisce al Nantes, dove vive due stagioni mediocri. Oggi è al Basilea, e anche in Svizzera è poco più di un comprimario.

Sembrerebbe la solita storia di un talento non valorizzato e quindi sprecato, perduto. È sicuramente così, ma in questi ultimi mesi c’è stata una vicenda parallela che merita di essere raccontata: quella che riguarda il mancato riscatto da parte del Leeds United nonostante l’avvenuta promozione in Premier League, per cui Augustin e il Lipsia – il club proprietario del suo cartellino ai tempi del prestito al Leeds – hanno fatto ricorso in Tribunale. Tutto comincia nell’estate 2020, quando il Leeds si sottrae al riscatto obbligatorio adducendo ragioni legate al tempo: secondo il contratto stipulato col Lipsia, questa clausola di trasferimento obbligatorio – in cambio di 20 milioni di euro – si sarebbe attivata in caso di promozione in Premier League ottenuta entro il 30 giugno, cioè la fine della stagione. Solo che quest’operazione faceva riferimento all’annata 2019/20, quella stoppata e poi conclusa in ritardo causa pandemia, e allora il Leeds ha certificato l’approdo in Premier League il 17 luglio, dopo la ripresa della Championship. Secondo una sentenza del Tribunale Fifa emessa nel 2021, il club inglese avrebbe violato il contratto e così è stato costretto a pagare 21 milioni di euro al Lipsia. In seguito al ricorso al TAS, secondo quanto riporta il quotidiano Le Parisien, l’importo definitivo versato al Lipsia è stato vicino ai 17 milioni.

Ma non è finita qui: anche Augustin ha avviato una battaglia legale contro il Leeds, visto che in caso di trasferimento definitivo avrebbe firmato un contratto quinquennale da 90mila euro a settimana, circa 4,6 milioni di euro all’anno. Moltiplicato per cinque, sono 28 milioni di euro o poco più. Il Tribunale Fifa si è pronunciato a favore del calciatore, che quindi dovrà essere risarcito per l’intera somma non riscossa dal club inglese. Il Leeds ha presentato ricorso e non ha commentato la sentenza, ma al momento è una società che ha già pagato 17 milioni di euro e dovrà pagarne altri 28 – totale: 46 milioni – per un calciatore che ha messo insieme tre presenze complessive in otto mesi di permanenza. E che oggi gioca nel Basilea. Uno dei peggiori affari nella storia del calciomercato, non c’è che dire.