Come l’Aston Villa è diventato una delle squadre più brillanti della Premier League

Da gennaio la squadra di Emery ha totalizzato 32 punti in 15 partite, e ora sogna di tornare in Europa.
di Redazione Undici 17 Aprile 2023 alle 17:07

Il 26 dicembre 2022 l’Aston Villa perdeva 3-1 contro il Liverpool e chiudeva la prima parte di stagione di Premier League 2022/23 in 11esima posizione, con 18 punti raccolti in 17 partite. Da gennaio in poi, però, qualcosa è cambiato. E ora i tifosi dell’Aston Villa possono sognare la qualificazione alle coppe europee della prossima stagione, forse possono fare un piccolo pensierino anche alla Champions: la squadra di Unay Emery, infatti, si trova al sesto posto in Premier League, a soli tre punti dal Tottenham quinto e a sei dal Newcastle quarto, pur con una partita in più rispetto ai Magpies. Il fatto è che il ritmo del Villa è davvero incredibile: da inizio 2023, infatti, i Villans, infatti, hanno messo insieme dieci vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Totale: 32 punti conquistati, solo due meno rispetto al Manchester City nello stesso arco di tempo.

Il cambio di passo rispetto alla prima parte di stagione, quindi, è stato netto. Il merito va ovviamente a Unay Emery, subentrato a metà ottobre con la squadra a soli tre punti dalla zona retrocessione: dopo la sconfitta contro il Chelsea all’11sima giornata, infatti, la proprietà egiziana del club ha deciso di esonerare Steven Gerrard e di affidare la squadra a Emery, ma solo dopo aver versato l’importo della clausola rescissoria – sei milioni di euro – per sciogliere il contratto in essere col Villarreal. Dopo alcune settimane di assestamento Emery è riuscito a dare la svolta in termini di risultati, come detto, ma anche a cambiare completamente, e in meglio, il gioco del Villa: il passaggio dal 4-3-1-2 di Gerrard ad un 4-2-3-1, con McGinn, Buendia e Ramsey alle spalle di Watkins, e con Dendoncker e Douglas Luiz davanti alla difesa, ha trasformato l’Aston Villa in una squadra più tecnica, che predilige il fraseggio rapido e lo sviluppo sulle fasce, sfruttando soprattutto la qualità del terzino spagnolo Moreno. Parlando del gioco della sua squadra, Emery ha spiegato che «il nostro terzino sinistro gioca più in alto di quello destro: questo stile ci permette di sfruttare bene i nostri punti di forza, vale a dire la qualità nei passaggi e negli incroci».

Si tratta di una rivoluzione radicale rispetto all’era Gerrard: fino a qualche mese fa, infatti, l’Aston Villa basava il proprio gioco sui lanci lunghi per gli attaccanti, che dovevano essere bravi a difendere il pallone per favorire poi l’inserimento dei compagni. Ora, come detto, le cose sono molto diverse. E a beneficiarne di più è stato Ollie Watkins: con Gerrard in panchina aveva segnato soltanto una rete in 11 partite, da quando è arrivato Emery ha segnato 11 gol in 20 gare, una quota che l’ha fatto diventare l’attaccante inglese più prolifico degli ultimi cinque mesi, davanti a campioni come Rashford, Kane, Saka. Il nuovo stile dell’Aston Villa è perfetto per lui: Watkins è bravo nella corsa e nello sfruttare gli spazi in profondità, piuttosto che nei duelli aerei con i difensori, quindi si trova a meraviglia in un sistema più sofisticato, che punta a creare spazi alle spalle della difesa avversaria.

Anche i numeri difensivi sono migliorati in modo netto: nelle ultime otto partite, l’Aton Villa ha incassato solamente due gol. Anche in questo caso la crescita del Villa è merito del lavoro di Emery. Il tecnico spagnolo, infatti, ha impostato fin da subito una fase di non possesso basata su principi ben precisi, come avvenuto in tutte le esperienze della sua carriera: marcature strettissime, pressing continuo e asfissiante; secondo Emery, per difendere efficacemente bisogna aggredire in avanti e non aspettare gli avversari, recuperare il pallone in alto è più importante che avere una difesa allineata e ordinata. È a partire da questi concetti che, nel 2023, sono arrivate vittorie importanti, per esempio il 3-0 sul Newcastle nell’ultima di campionato o lo 0-2 colto Stanford Bridge contro il Chelsea. Partite che fanno parte di una striscia di imbattibilità dell’Aston Villa che dura ormai da moltissimo tempo: l’ultima sconfitta, tra l’altro piuttosto rocambolesca, risale al 18 febbraio contro l’Arsenal. Da allora sono arrivate sette vittorie e un pareggio: un rendimento che ha portato l’Aston Villa dentro la zona-Europa, a lottare per un traguardo che non viene centrato dal 2010/11. In mezzo, una drammatica retrocessione e tante stagioni a dir poco mediocri. Fino all’arrivo di Emery, che finalmente ha riacceso l’entusiasmo nella parte claret and blue della città di Birmingham.

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