Lo scudetto è il primo grande trofeo per tutti i giocatori del Napoli, o quasi

Erano in pochi ad aver già vinto un campionato nazionale, molti altri avevano una bacheca praticamente vuota.

Quando l’arbitro Abisso ha fischiato la fine di Udinese-Napoli, 27 giocatori sono diventati campioni d’Italia per la prima volta. Sì, avete letto bene: nessun componente della rosa di Spalletti, e il discorso vale anche per lo stesso allenatore, aveva mai vinto lo scudetto nel nostro Paese. In realtà questo dato così particolare, perché in qualche modo smentisce il vecchio luogo comune del si vince solo con giocatori che hanno già vinto, può essere espanso ben oltre i confini della nostra Serie A, guardando anche all’estero. Per la stragrande maggioranza dei giocatori del Napoli, infatti, quello vinto ieri è il primo grande trofeo della carriera.

Ma andiamo con ordine. Il giocatore più titolato della rosa del Napoli è Juan Jesus, che però ha avuto un ruolo molto poco significativo – una sola presenza – nella Copa Libertadores vinta dall’Internacional nel 2010; l’ex difensore della Roma ha vinto anche un Campeonato Gaúcho, un Mondiale e un Sudamericano Under 20, ma si tratta di successi marginali o comunque giovanili. Anche Osimhen ha conquistato un titolo Mondiale Under 17, e fino a ieri sera era l’unico successo della sua carriera, ma è evidente che siamo su un altro pianeta rispetto alla vittoria di un campionato senior. Scandagliando l’organico di Spalletti, ci sono soltanto sei giocatori che avevano già vinto un torneo nazionale: Giovanni Simeone, campione del Final 2014 con il River Plate; Hirving Lozano, vincivore dell’Eredivisie 2017/18 con il PSV Eindhoven; Kim Min-jae, campione della K League 1 con il Jeonbuk nel 2017 e nel 2018; Stanislav Lobotka, campione di Slovacchia con il Trencin nel 2014/15. Bartosz Bereszyński, che però non ha ancora giocato un solo minuto con il Napoli in gare di campionato, quattro volte campione di Polonia tra il 2010 e il 2016; Amir Rrahmani, vincitore del campionato croato ai tempi della Dinamo Zagabria. Anche in questi casi è francamente difficile parlare di grandi trofei, forse solo il campionato argentino e l’Eredivisie possono essere definiti in questo modo.

I giocatori che militano da un po’ di anni nel Napoli – i vari Mário Rui, Zielinski, Meret, Elmas, Demme, Politano, Di Lorenzo, i già citati Lozano e Lobotka – avevano già conquistato la Coppa Italia del 2020, quella vinta battendo in finale la Juventus ai calci di rigore. Di Lorenzo, ovviamente, ha vinto gli ultimi Europei da titolare. Poi c’è Giacomo Raspadori, che sempre parlando di Europei è sceso in campo per 15′ – durante la terza partita del girone contro il Galles – e quindi è formalmente campione continentale. E poi non c’è nient’altro, se non la Coppa di Russia conquistata da Kvaratskhelia ai tempi della Lokomotiv Misca. Per Anguissa, Ndombélé, Gollini, Ostigard, Gaetano, Zerbin e Osimhen, lo scudetto vinto col Napoli è il primo vero trofeo della carriera professionistica. Un bel modo per cominciare.